Acqua sul fuoco della polemica Gelmini-dirigenti scolastici

Diversi siti on line hanno dato risalto alla nuova puntata della polemica seguita alle dichiarazioni di ieri del ministro Gelmini nei confronti dei dirigenti scolastici.

Il ministro ridimensiona però la questione e circoscrive la sua critica alla dirigenza scolastica dichiarando che “I dirigenti che fanno politica sono una minoranza ben organizzata. La mia denuncia di ieri – ha precisato in una nota – non era certamente riferita a tutti i presidi ma a una piccola parte, circa 60 su oltre 900 in tutto il Lazio, fortemente legata alla Cgil che usa la scuola per fare politica.”

Il ministro, come abbiamo già riferito su questo sito, non ha minimizzato le difficoltà dell’attuale congiuntura economica che ha riflessi anche sulla gestione amministrativa delle scuole (e non certamente da oggi).

“Ci sono purtroppo difficoltà economiche in molte realtà scolastiche – ha riconosciuto il ministro – ma tutti insieme dobbiamo collaborare per risolverle. Chi ha un ruolo nelle istituzioni scolastiche decida: o si candida e fa politica o svolge attività d’insegnamento.”

Ridimensionare e stemperare. Ci sembra una saggia ricetta per non creare problemi (i rapporti con i dirigenti scolastici) che non esistono.