Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

A Rovigo lezioni di tattica militare

Un genitore all’istituto Istituto Professionale ‘Marchesini’ di Rovigo ha protestato dopo che un esperto di tattiche militari aveva mostrato agli studenti l’impiego di alcuni tipi di armi (si trattava di armi giocattolo).

Secondo la dirigente dell’istituto l’iniziativa era stata promossa dalla scuola nell’ambito di attività didattiche finalizzate all’insegnamento della legalità, mentre secondo il genitore si era utilizzata tale motivazione per far entrare in classe anche questura, prefetto e rappresentanti regionali dell’istruzione. E soprattutto armi.

Nel mirino della protesta è finita soprattutto la lezione di ‘softair’, durante la quale, come riferito dalla stampa locale, era stato mostrato l’utilizzo di pistole a gas da parte di un ex pattugliatore  e specialista in mimetizzazione e navigazione terrestre.

Il ‘softair’ (ma gli inglesi dicono ‘airsoft’, che significa ‘aria compressa’) è un’attività di squadra basata sulla simulazione di tattiche militari, ma essenzialmente in dimensione ludico-ricreativa o sportiva.

Secondo la dirigente scolastica, che minimizza, si è trattato di una delle lezioni sulla legalità facente parte di un ciclo che in precedenza aveva portato nella scuola anche rappresentanti delle forze dell’ordine.

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