A Pordenone un badge per scoprire chi marina la scuola

Si materializza nel liceo scientifico Michelangelo Grigoletti di Pordenone l’esempio perfetto della scuola 3.0. Non più solo tablet in classe, ma addirittura il controllo da remoto delle assenze ingiustificate. Il sistema è presto detto: il dirigente ha previsto l’introdizione di un badge con tecnologia bluetooth per l’ingresso a scuola direttamente collegato al registro elettronico.

Tecnicamente si parla di una sorta di scuolapass, ovvero una serie di totem che da una certa distanza – quindi senza appoggiarlo o timbrarlo come negli uffici – potranno verificare il tesserino di riconoscimento dello studente mentre entra nell’edificio e segnare la sua presenza nel registro.
Sui badge inoltre sarà stampata anche una foto del ragazzo.

“Non c’è alcuna novità rispetto alla tecnica già in uso in tanti istituti italiani – spiega il vicepreside del Grigoletti, Walter Manzon – l’unico elemento aggiuntivo riguarda la capacità dei totem di ‘leggere’ il badge a distanza, un elemento fondamentale per scongiurare ingorghi in una scuola in cui entrano contemporaneamente 1500 studenti”.

“Abbiamo chiesto agli studenti di fornirci un’immagine digitale da inserire nel badge – prosegue Manzon – ma il totem posizionato all’ingresso riconoscerà lo strumento elettronico, non il volto del suo possessore. La cui corrispondenza, in caso di dubbi, spetterà semmai al personale scolastico”.

Insomma, per scongiurare il rischio che anche a livello scolastico si riproduca il fenomeno dei cosiddetti “furbetti del cartellino” – magari uno studente che segna la presenza dei compagni portando tre o quattro badge in tasca – l’occhio di falco del vecchio bidello o l’esperienza del professore resterà insostituibile. Scuola 3.0 sì, ma pur sempre scuola.