
A Firenze la conferenza “Città amiche dei bambini”.
Si svolgerà a Firenze, presso l’Istituto degli Innocenti, dal 27 al 29 ottobre prossimi la Conferenza europea delle città amiche dei bambini. Ogni due anni l’incontro viene ospitato in una città europea e diventa l’occasione per fare il punto sulle iniziative prese dalle diverse amministrazioni a favore dei cittadini più piccoli. Nell’ambito dell’iniziativa, l’UNICEF presenterà un nuovo studio incentrato sulla partecipazione di bambini e ragazzi dei Paesi aderenti alla vita delle comunità di appartenenza.
Le quattro tematiche attorno alle quali si svolgeranno i lavori di questa edizione sono:
- i diritti alla partecipazione e al gioco
- la povertà e l’esclusione nelle città
- i bambini e i cambiamenti climatici
- gli strumenti di valutazione e auto-valutazione per le “Città Amiche dei Bambini”.
In particolare, il professor Francesco Tonucci responsabile del progetto “Città dei bambini” che da tempo si occupa di scienze e tecnologie della cognizione per il CNR e ha collaborato con il comune di Roma per le iniziative a favore dei bambini, ha avuto recentemente modo di illustrare, nell’ambito dell’incontro tenutosi recentemente a Roma e riservato ai pediatri, le posizioni proprie e di altri specialisti sulla tematica degli spazi di libertà che le città contemporanee riservano ai bambini e al gioco. Le conclusioni non sono confortanti: le città sono invase dalle automobili, rappresentano luoghi di rischio per l’incolumità delle categorie più deboli come anziani e bambini, gli spazi cittadini riservati al gioco non permettono attività totalmente libere e, di fatto, anche la vita familiare scandisce rigidamente i tempi lasciati liberi dalla scuola. I bambini finiscono così con il perdere le proprie potenzialità creative, vivono costantemente controllati secondo i modi e le scelte degli adulti, faticano a trovare soluzioni proprie ed originali legate alle piccole difficoltà quotidiane personali.
Appare urgente che le amministrazioni incrementino i propri impegni per ridisegnare gli spazi urbani perché si configurino come luoghi sempre più sicuri e vivibili, consentendone una migliore fruizione per il libero gioco dei piccoli.
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