A causa del Covid 19 e della chiusura delle scuole, quasi 4 studenti su 5 hanno difficoltà a svolgere i compiti

Sono 168 milioni gli studenti in tutto il mondo che nell’ultimo anno, causa pandemia, hanno smesso di andare a scuola. A sostituire le lezioni in presenza è stata la Dad, la quale, dopo esattamente un anno, si è riaffacciata in quasi tutte le regioni italiane dopo le ultime restrizioni del Dpcm. Proprio per questo secondo un sondaggio condotto dall’University of Colorado di Boulder, l’83.6% degli studenti intervistati pensa che la pandemia da Covid-19 abbia fortemente influenzato l’ambiente scolastico. Per l’esattezza, addirittura il 58.2% pensa che abbia avuto un impatto negativo sulla qualità dell’apprendimento: il 76.8% ha più difficoltà a svolgere i compiti.

L’impossibilità di avere contatti ravvicinati con i propri compagni e di uscire, ha portato il 38% degli studenti a sentirsi più stressati anche a casa; di conseguenza, è emersa una maggiore preoccupazione verso la propria salute mentale (44.9%) e fisica (42.6%).

Milioni tra studenti e insegnanti sono stati all’improvviso immersi in questa dimensione digitale senza alcuna concreta preparazione, e in molte situazioni mancano addirittura i dispositivi o la connessione per poter seguire le lezioni. Qualora il problema principale poi non fosse quello tecnologico, ci sono comunque tutte le difficoltà collegate alla mancanza di abitudine e di formazione sul come utilizzare questo potente strumento. La priorità è quindi rendere disponibile a tutti gli studenti l’accesso alla DaD, opportunità che in Italia pare ancora ben lontana; in secondo luogo, bisogna formare gli insegnanti perché riescano a rendere più appassionanti e coinvolgenti le proprie lezioni.