
Sì, viaggiare, sotto ogni latitudine ed in ogni condizione. Questo è quanto comunicano gli ultimi fatti di cronaca legati all’idea del viaggio in Italia.
Da una parte nasce infatti la linea aerea low cost dell’Opera Romana Pellegrinaggi – prezzi competitivi per consentire a tutti il sogno di un pellegrinaggio a Lourdes; dall’altra il vaiggio dei diversamente abili su di un treno che li ha condotti fino a Pechino.
Il ‘Treno speciale per Pechino’ anzi nel frattempo è giunto a fine corsa dopo tre settimane di ‘Fareassieme’ per gridare al mondo: ‘Noi esistiamo’, ‘Basta con i manicomi, prendete esempio dall’Italià, ‘Diamo una speranza al disagio mentale’.
I 210 italiani che hanno partecipato a questa avventura partita lo scorso 8 agosto da Mestre sono pronti per rientrare in Italia dove raccogliere i frutti di un’esperienza unica, forse irripetibile. Non manca un’apprensione: “Siamo riusciti a dire al mondo, al nostro Paese, quello che volevamo?”.
Molti erano saliti sul treno a Mestre con alle spalle tentativi di suicidio, famiglie distrutte, amicizie collassate, alcolismo, depressione acuta, paranoie e schizofrenia, droga, violenze, attacchi di panico e di ansia. Si scende dal treno e si torna a casa per capire se il treno è servito. Il primo appuntamento in Italia sarà con il ministro Livia Turco che li ha invitati per ‘fareassieme’ un bilancio. “Ma sarà una festa – dicono da Pechino. Quel giorno occuperemo anche il ministero. Ce lo impone l’etichetta, altrimenti che matti siamo”.
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