
Gilda: mobilitazione per il contratto
Mobilitazione da subito per il contratto della scuola. E’ quanto ha deciso la Gilda degli insegnanti secondo la quale è “ormai intollerabile il silenzio del governo al riguardo. Sono passati oltre quattordici mesi dalla scadenza – afferma la Gilda – senza che l’esecutivo abbia compiuto neppure gli atti preliminari alla trattativa. Se si considera che il contratto, per legge, serve solo a corrispondere l’inflazione programmata del biennio, e che neppure sono stati corrisposti per intero gli incrementi economici previsti dal contratto biennale precedente, allora la sordità del governo ha il significato puro e semplice di una riduzione reale delle retribuzioni degli insegnanti italiani, retribuzioni che si trovano già ai livelli minimi europei”.
A sostegno della propria posizione la Gilda chiama in causa la campagna elettorale francese: “Per dare un’idea della proporzione del problema – sottolinea – il candidato socialista alla presidenza della Repubblica francese ha proposto il salario minimo a 1.500 euro; in Italia questo è lo stipendio di un docente che lavora da trent’anni”. Per reagire a questa situazione, la Gilda degli Insegnanti sta mobilitando le proprie strutture: il 15 marzo è convocata a Roma la Direzione Nazionale e il 16 e 17 marzo a Fiuggi avrà luogo un’Assemblea Nazionale degli Insegnanti aderenti al sindacato. E’ annunciata la partecipazione di 200 delegati provenienti da tutta Italia che decideranno le azioni di protesta da intraprendere.
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