
Anti-Lucignolo contro la dispersione
Centomila, duecentomila?
Quanti sono gli studenti dispersi tra bocciature, abbandoni, evasione scolastica? Difficile dirlo, ma certo non sono poche unità.
Pochi o tanti che siano, vanno recuperati, riportati al diritto all’istruzione.
Prima di tutto, però, bisogna sapere chi sono, dove sono e che fanno.
Occorrerà un’anagrafe adeguata, più ricca di quella avviata da poco; meglio se integrata, come ha detto il viceministro Mariangela Bastico.
Si chiamerà “anagrafe anti-Lucignolo”, dal nome dell’amico di Pinocchio che induce il burattino di Collodi a marinare la scuola, questo nuovo strumento del Governo contro la dispersione scolastica.
Lo ha spiegato Mariangela Bastico, sottosegretario alla pubblica istruzione, a Firenze per un convegno nazionale organizzato all’Istituto degli Innocenti.
“Si tratta – ha detto Bastico – di mettere in rete le anagrafi dei comuni, le tessere sanitarie e gli elenchi degli iscritti alle scuole dell’obbligo. In questo modo si può sapere con certezza i nomi dei giovani, italiani e stranieri, che hanno abbandonato la scuola“.
“Conoscere puntualmente il fenomeno – ha sottolineato – può aiutare comuni e scuole a intervenire e anche a creare percorsi scolastici particolari per combattere gli abbandoni”.
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