
E’ vero che ci sono fior di ricercatori pronti a scommettere sul fatto che una eccessiva sollecitudine in fatto di obesità e soprappeso – specie in età infantile – possa portare ad una sorta di gap psicologico per i soggetti che ne sono direttamente interessati ed al tempo steso ad un principio di discriminazione che del resto altrove – in campo lavorativo – sta già ampiamente verificandosi. Ma d’altra parte è altrettanto vero che i dati forniti ormai ovunque nel nostro Paese, in merito, sono comunque da considerare con ragionevole preoccupazione. Non a caso così proprio in questi giorni anche lo Iusm di Roma – quello che una volta chiamavamo Isef, per intenderci – ha appena aperto e presentato, in collaborazione con la regione Lazio e l’assessorato regionale all’Istruzione, il suo sito specifico www.alimentazionemovimento.sirio.regione.lazio.it, la cui funzione è quella di diffondere una cultura diversa del benessere: alimentazione ed attività fisica e motoria comprese. Proprio lo Iusm del resto – d’accordo con l’assessore regionale Silvia Costa – ha appena messo a punto una ricerca sullo stato di salute dei nostri ragazzi in età scolare, scoprendo oltretutto quello che ormai è sotto gli occhi di tutti: i nostri bambini sono nutriti male, sono soprappeso, si muovono poco e rischiano gravi e varie patologie connesse alla cattiva alimentazione, assolutamente ipercalorica, per capirci… L’indagine – realizzata presso la scuola De Amicis di Viterbo – ha mostrato un quadro davvero preoccupante: il 51% dei minori tra 9 e 10 anni pesa troppo, si muove poco e mangia peggio. Allertati e sensibilizzati i genitori e gli organi scolastici, per Iusm e per l’on. Costa si tratta ora di realizzare un programma di vera e propria capillare diffusione di una nuova cultura alimentare e del benessere. “Adesso – ha detto la Costa – offriremo il modulo usato alla De Amicis agli istituti scolastici della regione e solleciteremo le province a promuovere altre esperienze del genere sul territorio” Lo Iusm da parte sua si ripromette – come già accaduto questa estate– di aprire sempre di più le porte delle sue strutture ai ragazzi, in modo da offrire loro strutture per attività sportive e ludiche per più ore e più giorni a settimana. Anche se è ovvio che come si è detto in sede di presentazione dei dati non può bastare la sola episodica diffusione di elementi di conoscenza statistica come avvenuto in occasione della presentazione del “Progetto pilota di diffusione della cultura motoria e dell’educazione alimentare per un corretto stile di vita” per cambiare di colpo e radicalmente una situazione ormai radicata e sapientemente alimentata dal mercato pubblicitario. E forse a poco possono di contro anche le modeste risorse di Iusm e Coni, specie in tempi di magra e ristrettezze come quelli correnti.
Registrati a tuttoscuola
Benvenuto su Tuttoscuola.com!
Registrati a tuttoscuola
Grazie per esserti registrato
controlla il tuo indirizzo di posta per attivare il tuo abbonamento