Maturità, Gps sostegno e Carta docente: Senato conferma le novità per la scuola. Ecco cosa cambia

Con il voto dell’Aula di Palazzo Madama, il Senato ha approvato in via definitiva gli emendamenti al decreto legge n. 127 del 9 settembre scorso, sulle “misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026”. Il testo, già licenziato dalle Commissioni competenti, conferma molte delle novità attese dal mondo della scuola, toccando ambiti che vanno dalla Maturità alle immissioni in ruolo, fino alla Carta del docente.

Esame di Stato: meno commissari e nuova prova orale

Dal 2026 l’Esame di Stato cambierà volto. I commissari passeranno da sei a quattro – due interni e due esterni – oltre al presidente. Novità anche per la prova orale, che si articolerà su quattro discipline individuate dal Ministero entro gennaio. Sarà obbligatoria per il superamento dell’esame: chi non la sosterrà, o sceglierà di “fare scena muta”, sarà bocciato.
“Vogliamo restituire serietà e valore a un momento decisivo del percorso educativo”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sottolineando come l’obiettivo sia quello di “valutare la crescita complessiva dello studente” e rendere la Maturità “più equa e attenta al merito”.

Immissioni in ruolo da Gps sostegno e proroghe per la specializzazione

Confermata l’immissione in ruolo diretta dalla prima fascia delle Gps sostegno, mentre resta il “disco rosso” per le classi di concorso comuni. Viene prorogato di un anno il termine per i corsi Indire dedicati alla specializzazione su sostegno, rivolti ai docenti triennalisti e a chi ha frequentato percorsi analoghi all’estero nel precedente anno accademico.
Prorogata fino al 31 dicembre 2026 anche la possibilità per i docenti tecnico-pratici di partecipare ai concorsi ordinari con il solo diploma di maturità.

Carta docente estesa ai supplenti annuali

Un’altra novità riguarda la Carta del docente, che verrà estesa a circa 200mila supplenti con contratto fino al 30 giugno, oltre ai già beneficiari con contratto fino al 31 agosto. La misura include anche il personale educativo e introduce la possibilità di utilizzare la carta per l’acquisto di titoli di viaggio. Il provvedimento per l’assegnazione del bonus annuale dovrebbe essere sbloccato nei prossimi giorni.

Formazione, sicurezza e nuovi percorsi formativi

Il decreto introduce inoltre nuovi fondi per la sicurezza degli edifici scolastici, risorse destinate all’acquisto di sussidi didattici nell’ambito del progetto Agenda Sud e la proroga dei percorsi di formazione per i docenti di sostegno.
Valditara ha ricordato anche la trasformazione del canale “4+2” – finora sperimentale – in percorso ordinamentale: “Dal prossimo anno tutti gli studenti potranno scegliere i nuovi indirizzi tecnici e professionali per un accesso più rapido e qualificato al mondo del lavoro”.

Le reazioni dei sindacati

Se per il ministro si tratta di una “riforma che rafforza il sistema scolastico e valorizza i talenti di ciascuno studente”, il giudizio dei sindacati resta più cauto.
Per il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, “l’estensione della Carta docente ai supplenti è una buona notizia, ma sul sostegno la priorità resta la stabilizzazione, non la proroga di nuovi percorsi straordinari”. Il sindacato esprime inoltre “preoccupazione per i tagli ai commissari d’esame e per compensi fermi da anni”.

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