Nasce la Giornata nazionale contro il body shaming: la scuola chiamata a riflettere

Con l’approvazione della legge n. 150 del 3 ottobre 2025, il Parlamento ha istituito il 16 maggio come Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico delle persone, un’occasione simbolica — ma densa di significato — per riflettere su una forma di discriminazione sempre più diffusa: il body shaming. La norma, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 9 ottobre, entrerà in vigore il 24 ottobre 2025.

Senza assumere il rango di festa civile, la Giornata rappresenta un invito chiaro e istituzionale a considerare le implicazioni sociali, culturali e psicologiche del giudizio sull’aspetto fisico, soprattutto tra i più giovani. Il colore scelto per rappresentarla è il fucsia, simbolo di trasformazione e presa di coscienza individuale.

La scuola come spazio di prevenzione e consapevolezza

La legge non impone vincoli alle scuole, ma le invita esplicitamente a essere protagoniste, nel rispetto della propria autonomia, nella costruzione di momenti educativi e di confronto. Il contesto scolastico, per sua natura, è infatti uno dei primi luoghi in cui si manifesta — e può essere contrastata — la derisione del corpo.

Le attività da proporre possono muoversi lungo due direttrici: da un lato, la prevenzione degli atti denigratori; dall’altro, la promozione del rispetto e dell’accettazione di sé e degli altri. Temi urgenti in un’epoca in cui la pressione estetica e l’uso distorto dei social influiscono profondamente sul benessere psicofisico degli adolescenti.

Educare contro gli stereotipi, a partire dalle parole

Il testo di legge offre alcune indicazioni tematiche che le scuole possono sviluppare in forme diverse, anche interdisciplinari:

– riconoscere e contrastare la discriminazione basata sull’aspetto fisico;
– riflettere sugli effetti del linguaggio offensivo sulla salute mentale;
– promuovere l’accettazione del proprio corpo e la valorizzazione delle differenze;
– educare a un uso critico delle immagini digitali e dei filtri estetici online.

Dalla teoria alla pratica: spunti per la didattica

Ogni scuola sarà libera di declinare la Giornata con le modalità più adatte al proprio contesto. Tra le attività possibili: incontri con psicologi ed esperti digitali; laboratori di scrittura e linguaggio per decostruire stereotipi; visione e discussione di film o serie che affrontano il tema; campagne di comunicazione ideate dagli studenti; riflessioni guidate su contenuti dei media e dei social.

© RIPRODUZIONE RISERVATA