IA e personalizzazione, il Ministro rilancia: ‘Serve una rivoluzione culturale condivisa’

L’intelligenza artificiale può essere uno strumento prezioso per la scuola, ma non ne sostituirà mai l’anima. È questo il messaggio chiave lanciato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenuto a Milano all’evento La nuova rivoluzione industriale, promosso da Il Giornale e dal settimanale economico Moneta. Intervistato dal direttore Alessandro Sallusti, Valditara ha ribadito con forza che “il ruolo del docente resterà sempre centrale”. Una posizione che arriva mentre il Ministero ha già investito oltre 2,5 miliardi di euro tra digitalizzazione delle aule e formazione del personale. “Non sono d’accordo con chi sostiene che gli algoritmi sostituiranno il professore: non potrà mai accadere, perché la scuola è una grande comunità educante in cui le relazioni sono fondamentali”.

Docenti protagonisti nella scuola digitale

L’introduzione dell’intelligenza artificiale nella didattica non significa delegare alle macchine il compito educativo, ma piuttosto offrire strumenti avanzati per personalizzare i percorsi di apprendimento. “Gli assistenti virtuali devono essere programmati – ha spiegato Valditara – proprio perché crediamo molto nella personalizzazione della didattica. Ma senza una formazione mirata dei docenti, questi strumenti non funzionano”. Un’affermazione che conferma la visione del Ministero: investire nella tecnologia, sì, ma senza mai dimenticare la centralità della figura docente e della relazione educativa.

Valori, bullismo e “limiti che educano”

Nel suo intervento, Valditara ha affrontato anche il tema del bullismo e dell’uso degli smartphone. “Molte ricerche collegano il cellulare a nuove forme di prevaricazione. Occorre rispondere con un sistema di valori forti”. Il Ministro ha criticato quello che definisce “relativismo imperante” e la tendenza a trasformare “i desideri in diritti”, rivendicando invece l’importanza di “limiti che educano al rispetto”.

In questa cornice, Valditara ha lanciato un monito anche alla pedagogia contemporanea: “Certa pedagogia dovrebbe fare autocritica”.

Scuola e famiglia: serve un’alleanza educativa

Non è mancato un riferimento al rapporto tra scuola e famiglia, che secondo il Ministro deve essere ricostruito: “Non posso neanche immaginare che un genitore veda l’insegnante come una controparte. Dobbiamo lavorare insieme per costruire il futuro dei nostri giovani”.

Un passaggio che si collega alla denuncia di una “bussola educativa smarrita” da parte di molte famiglie e alla necessità di una vera e propria “rivoluzione culturale”.

Un summit a Napoli per studiare l’IA nella didattica

Infine, Valditara ha annunciato un importante appuntamento internazionale: dal 9 al 13 ottobre a Napoli si terrà un Summit dedicato all’intelligenza artificiale nella scuola, con l’obiettivo di esplorare come l’IA possa contribuire alla personalizzazione dell’apprendimento e alla valorizzazione dei talenti. L’annuncio è arrivato direttamente dal Giappone, durante l’Expo 2025 di Osaka, dove il Ministro ha incontrato le delegazioni scolastiche italiane.

“La scuola è una comunità umana – ha detto – dove tutti possono sbagliare, ma anche rialzarsi. Ed è grazie a docenti capaci e consapevoli che possiamo aiutare i giovani a scoprire e coltivare la bellezza che hanno dentro”.

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