Organici scuola 2025/26: meno posti, più specializzazione. I numeri del nuovo decreto

Pubblicato il Decreto interministeriale n. 121 del 25 giugno 2025, firmato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il provvedimento fissa l’organico del personale docente per l’anno scolastico 2025/26 e conferma, come previsto, una riduzione complessiva di 5.660 posti, a fronte del calo demografico. Ma non mancano interventi strategici in direzione dell’inclusione e del rafforzamento linguistico.

Tagli confermati, ma crescono sostegno e potenziamento

La decurtazione interessa solo i posti comuni dell’organico dell’autonomia: il numero scende da 620.239 a 614.572. Restano invece invariati i posti per il potenziamento (50.202), mentre crescono i posti di sostegno, con un incremento di 1.866 unità nel 2025/26, e di ulteriori 134 nel 2026/27, per un totale di 128.036 posti di sostegno su scala nazionale.

Educazione motoria alla primaria: 4.269 posti

Prosegue l’introduzione dell’educazione motoria nella scuola primaria: dal 2025/26 riguarderà anche le classi quarte, dopo l’estensione alle quinte avvenuta nel 2022/23. Il decreto prevede 4.269 posti su tutto il territorio nazionale, derivanti anche dall’aggregazione di ore residue a livello provinciale.

Lingua italiana per studenti stranieri: debutta la classe A-23

Novità significativa è l’attivazione della classe di concorso A-23 per l’insegnamento dell’italiano come lingua seconda. Si tratta di 937 posti totali (751 nella secondaria di I grado, 186 nella secondaria di II grado), riservati a classi in cui almeno il 20% degli studenti sia straniero di recente iscrizione o con basse competenze linguistiche. I docenti saranno reclutati all’interno del potenziamento dell’offerta formativa.

Classi in deroga: proroga per il Mezzogiorno e non solo

Il decreto conferma e amplia la possibilità di derogare al numero minimo di alunni per classe nelle regioni del Mezzogiorno (Agenda Sud), per rispondere al disagio educativo e alla dispersione. Per il 2025/26, anche altre regioni potranno usufruirne, nel limite dell’organico assegnato. In totale, 6.566 posti sono destinati alle classi in deroga, con un equivalente stimato di circa 3.400 classi.

Il ruolo degli USR

Agli Uffici Scolastici Regionali spetta il compito di attuare le disposizioni, istituire i nuovi posti per motoria e A-23, monitorare le classi in deroga e gestire eventuali compensazioni interne alle dotazioni regionali. Il tutto, entro i limiti stabiliti dal decreto e senza nuovi oneri per la finanza pubblica.

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