Educazione al rispetto: un milione di studenti coinvolti. I dati del MIM sull’impegno delle scuole contro la violenza di genere

Pubblicato nei giorni scorsi il primo monitoraggio nazionale sull’educazione alle relazioni e al rispetto verso le donne nelle scuole italiane, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Un’indagine capillare che ha coinvolto 4.000 istituzioni scolastiche e che restituisce un quadro chiaro dell’impegno educativo contro la violenza di genere. Durante un’informativa in Senato dedicata alla prevenzione dei femminicidi in età adolescenziale, il ministro Giuseppe Valditara ha presentato i risultati del questionario diffuso a settembre 2024. Il dato più rilevante? Quasi un milione di studenti hanno partecipato ad attività formative specifiche sul rispetto e sulla parità di genere.

Secondo quanto riferito dal ministro, circa il 95% delle scuole ha attivato percorsi educativi mirati, nella stragrande maggioranza dei casi (90%) integrandoli all’interno dell’orario curricolare. Una scelta non secondaria, che segnala una volontà di rendere strutturale l’educazione al rispetto all’interno del percorso scolastico ordinario, evitando che resti relegata a iniziative occasionali o extracurricolari.

Dal progetto alla pratica: cosa cambia a scuola

Il monitoraggio non si sarebbe limitato a raccogliere adesioni, ma ha analizzato anche la qualità e l’efficacia delle azioni intraprese. Più della metà delle scuole ha messo in campo pratiche considerate buone prassi, segno che non si tratta solo di adesione formale ma di una reale progettualità educativa. E gli esiti sembrano confortanti: secondo i docenti coinvolti, nel 70% dei casi si è osservato un cambiamento positivo nei comportamenti e nelle dinamiche relazionali tra gli studenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA