Danza, emozione e memoria: in Liguria il valzer torna protagonista con studenti di ogni età

Grande successo per la IV edizione della Giornata della danza ligure, svoltasi il 29 aprile presso il Teatro della Tosse di Genova con l’ottima organizzazione del Liceo P. Gobetti e dedicata al valzer per ricordare il più famoso tra i suoi compositori, quel Johann Strauss che 200 anni fa trasformò la sua Vienna nella capitale mondiale del valzer.

L’iniziativa, promossa a partire dal 2022 da USR Liguria per celebrare la Giornata Mondiale della Danza, ha coinvolto la partecipazione e l’entusiasmo delle alunne e degli alunni delle scuole liguri di ogni ordine e grado, presentate dalla Dirigente del Liceo Gobetti C. Saracco insieme ad una studentessa che, a seguito ad un infortunio, ha messo in campo le sue doti comunicative.

L’evento era in linea con i suggerimenti del Piano delle Arti del MIM e del Progetto Liguria Musica, il cui obiettivo è valorizzare Ie buone pratiche coreutiche rivolte agli alunni, in cui il movimento e le emozioni si intersecano alla ricerca di un linguaggio inclusivo per raccontare e raccontarsi.

Ritornando al valzer, esso nacque a fine del Settecento ed ebbe diffusione fulminea, grazie alle musiche di J. Strauss e figlio, ma anche alle armate napoleoniche che lo portarono in tutta Europa.

Si dice che “tutta Vienna ballò in tre-quarti” e questi tempi sono stati sperimentati con giochi ritmici dal folto pubblico della sala della Tosse, grazie all’abile coinvolgimento della Prof.ssa Stefania Garotta. La musicalità è, infatti, propedeutica alla danza, e questo connubio è stato celebrato dalle eleganti studentesse della II coreutico del liceo Gobetti, accompagnate dagli strumentisti del Liceo musicale Cardarelli di La Spezia sulle celebri note del “Sul Bel Danubio blu” di J. Strauss.

La gioia e la fatica degli esercizi preparatori dei danzatori alla sbarra sono state poi raccontate dalla Prof.ssa M. Di Natale con le giovani danzatrici della I Coreutico Gobetti, che si sono espresse in “Lezioni di danza” di Joe Hisaishi.  

A seguire, la IV classico del Gobetti ha eseguito sulle punte il “Valzer dei Fiori” tratto dallo Schiaccianoci di Čajkovskij, mentre la classe IV a indirizzo danza contemporanea si è esibita con ritmi più incalzanti in “Una giornata di ordinaria follia” da Masquerade Suite – Waltz di Aram Khachaturian.

In sala è stato molto gradito il saluto registrato del Maestro Jacopo Bellussi, giovane direttore artistico del prossimo Nervi International Ballet Festival 2025, che inizierà il 28 giugno con la presenza di grandi étoile.
La studentessa Angelica del Liceo Cardarelli di La Spezia ha spiegato al pubblico che la danza è stata per secoli una pratica sociale fondamentale nella storia della società occidentale. Essa ha raccontato la gioia di vivere ed il potere; ha permesso di intrecciare relazioni sentimentali, ha creato il linguaggio per esprimere concetti complessi, è stata tassello fondamentale dell’educazione delle giovani.

Il valzer alle sue origini era stato giudicato scandaloso per la vicinanza dei corpi dell’uomo e della donna, rispetto all’elegante distacco del minuetto, che è stato interpretato con grazia dagli studenti del Gobetti Alessia e Gabriel, nel brano“A confronto con l’epoca precedente: il minuetto”.

Alle performance degli studenti del Gobetti, si sono intrecciate le vivaci danze di altri Istituti liguri.

L’Istituto comprensivo C. Colombo, tra i primi ad esibirsi, ha ballato il brano “C’è tempo” di Ivano Fossati. Gli studenti indossavano originali costumi che richiamavano le lancette dell’orologio.

L’Istituto comprensivo di Quinto ha eseguito con fluidità e freschezza “Sangue viennese” di J. Strauss, rimarcando che il valzer era ballato dalla gente comune e ha contribuito a creare le prime sale da danza, equivalenti alle moderne discoteche.
I.C. Voltri 1 ha rappresentato l’importanza di tenersi per mano, ovvero di muoversi nel mondo senza essere soli interpretando il “Circolo circasso”, un ballo popolare molto diffuso e originario della Scozia. Non si trattava di valzer, ma ha ugualmente significato la bellezza di danzare per gioire insieme.

Gli studenti di diverse fasce d’età dell’I.C. di Albaro si sono espressi in tre brani “Insieme nel valzer: danza, dialogo e condivisione”, affrontati con gioiosa tenerezza dai più piccoli e, da tutti gli studenti, con la consapevolezza dell’importanza della danza.
A seguire due abili studenti di I.C. di Quinto hanno ricordato al pubblico che la danza è uno dei beni immateriali dell’UNESCO e dunque ogni ballerino… è un cittadino del mondo!

L’I.C. Barabino invece ci ha svelato con “Abbracci nel vortice. La tecnologia dietro il movimento dei cartoni” come si realizzano i disegni dei balletti nei cartoni animati, introducendoci con simpatia alla tecnica dello stop motion.

La mattinata si è conclusa piacevolmente con le ultime tre danze eseguite dal Liceo Gobetti, molto diverse tra loro. La coreografia “Triplex”, preparata dalla Prof.ssa A. Celentano, era in onore della danzatrice e scenografa statunitense Martha Graham, madre della modern dance, con la performance della III coreutico danza contemporanea.

La classe V contemporaneo, con la guida del Prof. V. Abascià, si è esibita invece con vigore e intensità ne “La frontiera” di Dmitri Šostakovič, tratta dalla drammatica vicenda di due profughi.

Tutti i brani eseguiti sono stati un potente esempio di quanto la danza sappia emozionare, ma si può anche ridere con la danza? L’ultimo ballo, curato dalla Prof.ssa Menicucci, ha dimostrato come gli errori possano diventare parte integrante e divertente di una performance, grazie all’esecuzione della coreografia delle classi III e V Classico Gobetti, ispirata al ”Mistake Waltz”, di Chopin.

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