Focus DL 45 anti-diplomifici: arriva il registro elettronico. Basterà a smascherare le falsificazioni delle presenze?

Via alla quinta puntata di “Focus DL 45 anti-diplomifici”, la nuova rubrica di approfondimento di Tuttoscuola dedicata al decreto-legge contro le scorciatoie scolastiche. Ogni due o tre giorni pubblichiamo analisi, dati e sviluppi per capire cosa cambia davvero nel contrasto ai diplomifici. 

Oggi parliamo del fatto che dal 2025/26  il registro elettronico sarà obbligatorio anche nelle scuole paritarie, per contrastare le falsificazioni delle presenze. Ma senza controlli ispettivi continui, il rischio è che le irregolarità restino invisibili anche nel digitale.

Le ispezioni condotte con efficacia su una settantina di istituti paritari selezionati per presunte irregolarità hanno individuato, in particolare, una diffusa assenza di studenti nelle aule, giustificata da motivazioni poco plausibili e contraddetta dalle notazioni nel registro di classe.

Anche un servizio di “Mi manda Raitre” ha documentato visivamente le aule vuote e raccolto l’ingenua dichiarazione della dirigente di un istituto che ha parlato di frequenze saltuarie degli studenti.

L’assenza alle lezioni è il principale vulnus di certi istituti paritari, nonostante vi sia l’obbligo di frequenza per almeno i tre quarti del monte ore annuo di lezioni da parte di tutti gli studenti delle scuole statali e paritarie.

La presenza alle lezioni dovrebbe essere attestata dal registro di classe, ma il fatto che questo sia in formato cartaceo, consente alterazioni e contraffazioni che nascondono la grave irregolarità.

Da molti anni una legge (n. 135 del 2012) aveva previsto l’introduzione obbligatoria del registro elettronico, ma la mancata emanazione di un decreto applicativo ne aveva sospeso l’obbligo di adozione, rendendone l’utilizzo del tutto facoltativo. Conseguentemente, molti istituti paritari avevano continuato ad utilizzare il registro cartaceo, alterando o falsificando le presenze.  

Ora non dovrebbe essere più possibile, perché il DL 45 ha previsto un intervento risolutivo in questi termini: All’articolo 7 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) il comma 27 è abrogato (era la disposizione che rinviava l’adozione del registro elettronico ad un provvedimento applicativo);
b) dopo il comma 31, sono inseriti i seguenti:

 «31-bis. Le disposizioni di cui ai commi 29, 30 e 31 (indicano le modalità di utilizzo del registro elettronico) si applicano, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, alle scuole paritarie a decorrere dall’anno scolastico successivo alla data di entrata in vigore della presente disposizione.

Dal prossimo anno scolastico 2025-26 tutti gli istituti paritari avranno l’obbligo di adottare il registro elettronico. Bene.

Dovranno registrare presenze e assenze degli studenti, ma se non vi saranno ispezioni continue per accertare eventuali registrazioni false, tutto resterà come prima.

Non perdere la prossima puntata di “Focus DL 45 anti-diplomifici”

Alcuni centri studi funzionano come serbatoi di studenti per istituti paritari in difficoltà, alimentando un business legato al “turismo da diploma”. Denunciamo come manchino controlli sistematici su queste attività, salvo casi segnalati alla Guardia di Finanza il prossimo 2 maggio.


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