
Anche la Spagna si sta convertendo al biologico ogni giorno di più. E’ quanto emerge dagli ultimi dati forniti dalla regione spagnola dell’Andalusia in merito all’estensione della superficie coltivata a biologico nella sola regione di Granada lo scorso mese (da 28.000 a 50.000 ettari, il 5% della superficie totale coltivata). Da ciò deriva che- come già avviene nei centri ospedalieri della regione – anche il personale scolastico andaluso sarà il primo ad offrire ai propri alunni menù a base di prodotti bio.
Grande la soddisfazione espressa in merito dal direttore generale per l’Agricoltura Biologica della Giunta Andalusa, Manuel Gonzales, il quale ha sottolineato che il biologico in Spagna è destinato a crescere come in tutto il resto d’Europa anche per la grande richiesta che viene da famiglie e consumatori e che in breve riguarderà non solo i settori degli allevamenti e relativa filiera ma anche oliveti, cereali e frutta secca. Di più, per Gonzales, ci sarebbero due fattori principali che migliorerebbero sensibilmente lo sviluppo del biologico a Granada: la politica agraria comune che potenzia la sostenibilità e la coscienza ambientale che si consolida sempre più tra i giovani e tra i consumatori.
“Quando un cittadino compra una mela biologica pensa a fare attenzione nei riguardi dell’ambiente ma pensa anche ai benefici che il prodotto ha sulla sua salute” ha spiegato Gonzales. E affinché i consumatori possano accedere a questi prodotti, una delle sfide che si pone l’associazione è quella di mantenere i prezzi bassi e di diffondere il prodotto nelle scuole e nelle mense pubbliche.
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