
Tam tam contro il comitato di valutazione
Da varie scuole arrivano segnali di resistenza attiva contro la costituzione del comitato di valutazione che da quest’anno dovrà definire i criteri per premiare i docenti migliori.
Talune RSU e alcuni rappresentanti sindacali stanno invitando gli insegnanti a disertare le urne o votare scheda bianca nel caso vengano indette le elezione per la scelta dei due docenti.
È bene ricordare che ci sono a disposizione di ogni istituzione scolastica e per ogni anno mediamente circa 23-24 mila euro, da ripartire secondo criteri autonomamente definiti da ogni comitato in ogni istituzione scolastica.
Non si capisce se l’eventuale boicottaggio della elezione dei due docenti preluda al tentativo di dilazionare i tempi delle votazioni per definire criteri all’esterno del comitato e vincolare poi i futuri elletti a sostenerli all’interno del comitato oppure vanificare del tutto l’impiego di quella somma per non assegnarla affatto o per distribuirla a pioggia.
In ogni modo una cosa appare chiara: i sindacati della scuola (o la maggior parte di essi) non hanno molta simpatia (fin dai tempi di Berlinguer) per la meritocrazia, anche se c’è una legge dello Stato a prevederla.
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