Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Insegnanti di sostegno addio? Neanche per idea

Nell’anno europeo del disabile si è aperto, sulle pagine on line del sito superabile.it (un vivace dibattito tra il consigliere del ministro Moratti, Rosario Drago, e il prof. Salvatore Nocera, noto esperto dei problemi dell’educazione scolastica dei disabili.

Secondo Drago si dovrebbe favorire la formazione di un nuovo tipo di insegnante che, indipendentemente dalla materia insegnata, sia in grado anche di assistere lo studente disabile, in collaborazione con gli enti locali. La forte personalizzazione dei piani di studio individuali, prevista dalla riforma, dovrebbe favorire questa prospettiva, che nell’arco di 10 anni potrebbe portare all’eliminazione della figura professionale del docente di sostegno, della quale non ci sarebbe più bisogno.

Secca la risposta del prof. Nocera, che distingue il merito tecnico-scientifico della proposta, sul quale la discussione è aperta, dalla sua opportunità politica. “Fuoco sulla benzina”, dice Nocera, in questo inizio d’anno scolastico che vede il mondo dei precari di sostegno dilaniato in una guerra tra poveri, alla quale partecipano molti insegnanti specializzati, ma non abilitati, nominati dai Dirigenti scolastici, e altri insegnanti abilitati, ma non specializzati, che li precedono in sede di assegnazione dei posti (da notare al riguardo che il disegno di legge per il riordino del sistema di reclutamento degli insegnanti affronterà anche la questione dell’abilitazione per gli insegnanti di sostegno con specializzazione’).
C’è poi il problema della formazione in servizio degli attuali docenti ordinari, a suo avviso praticamente insolubile nei tempi indicati. Per certe disabilità, inoltre, serve una competenza molto specialistica.

Coma mai si è scelto questo momento per affrontare un tema così delicato e controverso? Una ipotesi Nocera la formula: in sintonia con quanto prevede il decreto applicativo della legge 30/2003 (legge Biagi), “che ha abrogato di fatto la L.n. 68/99 sul collocamento lavorativo mirato dei disabili nei normali posti di lavoro, confinandoli tutti nelle cooperative sociali, costituite da soli lavoratori disabili“, la prospettiva delineata da Drago condurrebbe al ripristino delle scuole speciali, dove confluirebbero gli insegnanti specializzati. Ma questa sarebbe una vera rivoluzione per la scuola italiana, che finora aveva fatto la scelta esattamente opposta, quella della piena integrazione.
Il ministro Moratti e il sottosegretario Aprea, dice Nocera, hanno il dovere di esprimersi con chiarezza in materia.

Forgot Password