L’Invalsi cambia casa

Era da tempo nell’aria, ma ora l’operazione trasloco è certa e ormai avviata.

L’Invalsi lascia la storica sede di Villa Falconieri di Frascati dove l’Istituto risiedeva fin dalla sua costituzione. Anzi in quella sede, prima ancora che si costituisse in Istituto per la valutazione del sistema d’istruzione, per circa 25 anni ha svolto la sua attività il CEDE, Centro europeo per l’educazione, un istituto voluto da Giovanni Gozzer con il compito di curare la raccolta,  l’elaborazione e la diffusione della documentazione pedagogico-didattica italiana e straniera e di condurre studi e ricerche sugli ordinamenti scolastici di altri Paesi, con particolare riguardo a quelli della Comunità europea e sull’attività, in campo educativo, delle organizzazioni internazionali. Compiti affidati successivamente in parte alla BDP (Indire) di Firenze, prima di passare definitivamente all’attuale funzione di Istituto di valutazione del sistema d’istruzione.

Per questo addio a Villa Falconieri l’Invalsi è, in qualche modo, vittima della crisi economica attuale, in quanto, pur pagando un affitto simbolico di un euro all’anno, l’Istituto si doveva accollare tutti gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria della Villa e del Parco circostante per una spesa che si aggirava sugli 800 mila euro all’anno.

La nuova sede dell’Istituto sarà quella di via Ippolito Nievo, a qualche centinaio di metri dal Miur, dove attualmente si trova l’istruzione tecnica e professionale che verrà riassorbita nella nuova Direzione generale degli Ordinamenti. Il trasloco di quest’ultima nella sede di viale Trastevere è previsto nei prossimi giorni per liberare sollecitamente i locali che durante l’estate verranno, appunto, occupati dall’Invalsi.

La vicinanza fisica di Miur e Istituto servirà a rendere più efficaci e continuativi i rapporti e a chiarire meglio gli ambiti di competenza?