Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Filosofia per tutti? Sì, se…

La proposta di estendere la presenza della filosofia nei piani di studio delle scuole italiane non è nuova. C’è chi ha proposto di estenderla in senso orizzontale (nelle scuole secondarie superiori che non la prevedono, come gli istituti tecnici e professionali) oppure in verticale (nel biennio iniziale delle superiori o anche prima). Di fatto però, con un’unica, importante eccezione – quella dei programmi cosiddetti ‘Brocca’ – la filosofia non ha mai travalicato il cerchio magico della forma-liceo, nella quale ha assunto le vesti di ‘storia della filosofia’.

Dello spazio e del ruolo della filosofia se ne è riparlato nelle scorse settimane in margine al dibattito sviluppatosi a seguito della sperimentazione della durata quadriennale della scuola secondaria superiore, e in particolare dei licei (gli unici nei quali essa è già iniziata). Tre noti filosofi, Roberto Esposito, Adriano Fabris e Giovanni Reale, hanno lanciato un appello nel quale si protesta contro la riduzione dello studio della filosofia da tre a due anni (e l’eliminazione della filosofia teoretica in alcune università) scorgendo in ciò i segni del prevalere di“un’ideologia tecnocratica, per la quale ogni conoscenza dev’essere finalizzata a una prestazione, le scienze di base sono subordinate alle discipline applicative e tutto, alla fine, dev’essere orientato all’utile”. In questo modo il sapere “si riduce a una procedura, e procedurali ed organizzative rischiano di essere anche le modalità della sua costruzione e valutazione”.

L’argomentazione è ripresa da un altro noto filosofo, Dario Antiseri, che in un articolo comparso sul Corriere della Sera dello scorso 9 marzo sostiene che per la sua capacità di formare menti aperte e critiche l’insegnamento della filosofia “andrebbe esteso a tutti gli ordini delle scuole superiori”.

Come si accennava in precedenza, l’unico rilevante tentativo di andare nella direzione indicata da Antiseri è stato quello compiuto dalla commissione Brocca (1988-1992), che ha previsto la filosofia nel quarto e quinto anno degli indirizzi tecnologici ed economici. Non si trattava però di ‘storia’ della filosofia (come nei licei), bensì, opportunamente, di alcune grandi problematiche della filosofia, non più di quattro per ciascuno dei due anni con due ore per settimana.

Un modello che, se si dovesse rivedere l’assetto ordinamentale della scuola secondaria superiore rimodulandola su quattro anni dovrebbe essere tenuto in seria considerazione non solo nei licei ma anche negli indirizzi tecnici e professionali.

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