
È bene ricordare che posti stabilizzati in più o in meno, vogliono dire continuità didattica in più o in meno per gli alunni disabili e nomine in ruolo in più o in meno.
Abbiamo ricostruito al situazione attuale, riportato le ipotesi che stanno circolando (sperando si tratti di ipotesi non fondate), e le abbiamo confrontate con il quadro che consentirebbe di uniformare il tasso di stabilizzazione sul territorio. Ecco in dettaglio nella tabella allegata ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_600-2.docx ) cosa succederebbe per ogni regione se la stabilizzazione dei posti di sostegno venisse applicata secondo criteri di equità o no.
In sostanza alla Sicilia spetterebbero solo 683 posti, invece dei 3.167 che le vengono attribuiti nelle ipotesi che stanno circolando; alla Toscana 1.103 invece di 1.797. Il Lazio dovrebbe avere 4.887 posti, e non i 2.582 che le vengono attribuiti. E così via riequilibrando.
La parola spetta ora al ministro Carrozza e ai suoi tecnici.
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