Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La scuola italiana diventa sempre più un laboratorio di interculturalità. Vent’anni fa gli alunni stranieri iscritti alle scuole pubbliche e private erano circa 6 mila; oggi sono quasi 182 mila, e negli ultimi tre anni sono cresciuti ad un ritmo di 30-35 mila all’anno.
Vent’anni fa quei pochi stranieri erano una rarità; oggi rappresentano il 2,3% degli alunni iscritti. A Prato sono più del 6,5% e a Reggio Emilia il 6,1%. Gli alunni stranieri sono più di 19 mila nelle scuole milanesi, quasi 12 mila in quelle romane.
Le scuole con almeno un alunno straniero sono ormai tante: il 62,6% delle scuole medie, il 56,8% delle elementari e il 46,4% delle superiori.
Secondo un’ipotesi attendibile del ministero dell’Istruzione il fenomeno è destinato a crescere ulteriormente, in rapporto anche ai flussi continui di immigrazione che interesseranno il nostro Paese. Si prevede che gli attuali 182 mila alunni stranieri saranno oltre 420 mila nel 2006 (passando dal 2,3% al 5,5% della popolazione scolastica). Saliranno a quasi 600 mila (circa l’8%) nel 2011 e a 710 mila (9,3%) nel 2017.
E che la crescita sia in atto lo dimostra anche la percentuale di stranieri in sistematico aumento nelle classi inferiori dei diversi ordini di scuola (nell’elementare, ad esempio, sono il 2,8% in 5.a, il 2,9% in 4.a, il 3,2% in 3.a, il 3,4% in 2.a e il 3,7% in 1.a).
Cambia l’Italia e sta cambiando dunque anche la scuola. La civiltà multietnica diventa una realtà, e una nuova sfida.

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