Dirigenti scolastici. Se 180 milioni vi sembran pochi…

Ai dirigenti scolastici italiani potrà interessare la notizia che una loro collega inglese si è dimessa dall’incarico di capo di istituto (una scuola elementare) malgrado percepisse uno stipendio di 60.000 sterline all’anno, corrispondenti a 94.400 euro: oltre 180 milioni delle nostre vecchie lire. La dirigente si è giustificata dicendo di aver ricevuto proposte di lavoro più stimolanti dal punto di vista professionale. La scuola offre ora 190 milioni a chi vorrà sostituire la dimissionaria a partire dal 1° gennaio 2003 (www.tes.co.uk).
Sembrerebbe una proposta allettante, ma occorre tenere presente che in Inghilterra i contratti dei dirigenti (e in parte anche quelli degli insegnanti specializzati) sono strettamente legati al conseguimento dei risultati, misurati sulla base dell’esito degli esami (sempre esterni) e delle accurate e temute visite ispettive effettuate ogni quattro anni dall’OFSTED (Office for Standard in Education).
Nel caso segnalato, i risultati erano da tempo insoddisfacenti, e per evitare conseguenze pericolose (fino alla chiusura) la scuola aveva assoluto bisogno di un dirigente autorevole e capace. Perciò aveva offerto uno stipendio maggiorato, assai alto anche per gli standard inglesi, e aveva assunto la dirigente che se ne è poi andata adducendo ragioni professionali (ma la rivista fa capire che lei stessa si è resa conto di non aver conseguito gli obiettivi). Ora la scuola è alla ricerca di un nuovo dirigente all’altezza del compito, ed è disposta a pagarlo profumatamente, magari sottraendolo a qualche scuola concorrente. Londra e Roma non sono mai sembrate così lontane…