
Concorso per dirigenti scolastici/2. Illusioni dei “non ammessi” alla prova orale
E’ interessante fare un primo bilancio dei risultati, dopo le prove scritte, degli ammessi alla prova orale del concorso per dirigenti scolastici. Ci soffermiamo su alcuni dati statistici, accompagnandoli con qualche breve, succinta ed ironica considerazione.
Le percentuali degli ammessi alla prova orale vanno dal 18% degli ammessi del Molise, al 49% della Lombardia. I dati danno una concretezza negativa ad alcune illusioni dei “non ammessi” alla prova orale.
Prima illusione: i corsi e i corsetti organizzati da vari soggetti ante e post prova selettiva, nell’arco di alcuni anni, con la progressiva correzione degli elaborati attraverso un meccanismo del tipo: quanto eri a “terra” quando ti ho preso in carico … quanto ti ho fatto diventare bravo ora… che svolgimenti perfetti – grazie a noi – riesci ad elaborare…
Seconda illusione: uno … due … tre “masters”, concernenti i vari profili di professionalità della dirigenza scolastica conseguiti presso varie Università, che hanno fatto sentire “già dirigenti scolastici” i “masterizzati”.
Terza illusione: ho superato la prova preselettiva; sono bravo, perché sono preparatissimo e non perché ho una grande memoria visiva, oltre a qualche altra virtù …
Considerazione finale: quante migliaia di euro sono costate la prima e la seconda illusione a migliaia di candidati che in alcuni casi hanno rumorosamente protestato contro la presunta eccessiva severità delle commissioni giudicatrici? Tanti, troppi.
Infine qual è il peso del dimensionamento delle istituzioni scolastiche conclusosi da poco che ha comportato una forte contrazione dei posti dirigenziali, tanto da “consigliare” in qualche regione – a quanto si dice “in giro” – di differire la conclusione delle operazioni concorsuali all’anno scolastico 2013/2014?
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