Conferenza generale sull’istruzione in autunno

Niente riforme, ha ripetuto il ministro Profumo sabato scorso intervenendo, tra qualche contestazione che ha coinvolto anche il ministro Fornero, alla Conferenza regionale sulla scuola organizzata dalla Conferenza Episcopale piemontese.

Niente riforme perché la scuola in questo momento “ha bisogno di stabilità, di ritrovare un suo equilibrio”, e il compito di questo governo è solo quello di “creare le condizioni per ripartire rapidamente”.

Ma “serve una fotografia dello stato attuale della scuola”, ha poi aggiunto. Per questo “dopo l’estate saremo pronti a fare una Conferenza generale sullo stato della scuola”. L’obiettivo sarà quello di provare a “disegnare la scuola del futuro”, attraverso il confronto con le migliori pratiche degli altri Paesi, in modo da creare “prototipi” e un “progetto per l’Italia” da lasciare però “in eredità al prossimo governo”.

Profumo ha messo l’accento sulla necessità prioritaria di razionalizzare (“oleare”) l’attività del Ministero e di procedere a una programmazione degli interventi strutturali che dia innanzitutto “certezza sui tempi”.

Non tutti gli interventi operativi saranno però rinviati al futuro governo. Sono almeno due le iniziative urgenti alle quali il ministro ha accennato: la prima riguarda lo sblocco dei concorsi a cattedre (“Dobbiamo dare un segnale forte che consenta alle persone di pianificare la propria vita”). La seconda riguarda la sicurezza nelle scuole, “tema al quale non abbiamo dato risposte sufficienti. Le risorse non sono state utilizzate al meglio, potrebbe essere proprio questo un modo per fare ripartire il Paese”.