Se il PD critica la proposta di anticipare l’obbligo a 5 anni

Il programma elettorale del PDL prevede, tra l’altro, l’anticipo dell’obbligo scolastico a 5 anni, una delle ipotesi studiate dalla commissione di esperti voluta dal ministro Profumo per progettare l’arrivo al diploma a 18 anni di età.

La responsabile scuola del PD, Francesca Puglisi ha preso di mira la proposta, dichiarando che “con l’anticipo a 5 anni si finirà per demolire l’intero impianto pedagogico della scuola dell’infanzia e della primaria. Anticipando a 12 anni le scelte dell’indirizzo scolastico tra secondaria di primo e secondo grado non faremo che raddoppiare la dispersione invece di dimezzarla come dovremmo fare”.

L’esponente del PD pone problemi non infondati, che dovrebbero aprire una riflessione e un dibattito sul tema. Certo, il giudizio sembra risentire del clima elettorale, fuori del quale avrebbe potuto essere meno tranchant e più aperto.

Va ricordato tra l’altro che l’idea di anticipare l’obbligo a 5 anni per concludere il percorso scolastico a 18 anni è nata nella sinistra italiana. È stata, infatti, un’idea dell’allora ministro Luigi Berlinguer che nell’iniziale progetto di riforma dei cicli verso la fine degli anni ’90 aveva ipotizzato questa rivoluzione strutturale del nostro sistema scolastico.

Sindacati, associazioni di categoria e Comuni dissero di no e il progetto venne abbandonato.