Riforma: in arrivo altre sei “Intese” tra Ministero e Regioni

Una dopo l’altra: dopo quelle realizzate con la Regione Lombardia e la Provincia di Trento si stanno profilando altre sei Intese, tra il Ministero e le Regioni, in materia di riforma scolastica. Si tratta di intese già in avanzata fase di definizione, che saranno sottoscritte dal MIUR e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Molise e Puglia.
Il punto di riferimento è sempre il disegno di legge delega Moratti, ancora all’esame del Parlamento, ma a quanto pare i modelli di percorso che si intende porre in sperimentazione già dal 2002-2003 divergono in parte da quelli prefigurati nel Ddl. Vediamo come.
Il provvedimento del governo, infatti, prevede la scelta, dopo la terza media, tra due sottosistemi diversi e alternativi, pur se di pari dignità. Nelle sperimentazioni si prefigurano invece soluzioni di compromesso: dalla collaborazione tra le scuole e i Centri di formazione professionale per cogestire i curricoli, alla riproposizione, in sostanza, della legge n. 9/1999, che comportava l’assolvimento dell’obbligo prolungato a 9 anni solo all’interno del sistema scolastico, con assegnazione di crediti spendibili nella formazione professionale.
Le decisioni in merito saranno prese a livello regionale, e potrebbero comportare dunque anche il ripescaggio di soluzioni già avviate in era berlingueriana, cui si affiancherebbero altri e diversi modelli: la Lombardia, per esempio, sembra orientata ad accreditare la ex formazione professionale regionale come secondo canale di istruzione e formazione, mentre la provincia di Trento appare più in linea con l’architettura disegnata dal Ddl, e con il modello “forte” di canale professionale progettato dal prof. Bertagna.