Sospesi i bandi di concorso per dirigenti

Sembrava tutto fatto, ma il ministro Tremonti ha detto no. Per il momento.
I bandi dei concorsi a dirigente scolastico (quello riservato ai presidi incaricati e l’altro ordinario) erano attesi per la fine di marzo, salvo parere contrario del ministro dell’Economia.
Tremonti, considerato il costo complessivo dell’operazione per l’assunzione di 3.500 dirigenti scolastici, ha preferito rinviare tutto a tempi finanziari migliori.
I bandi sono stati infatti sospesi e, per il momento, non è dato sapere quando verranno pubblicati.
Il rinvio non fa sperare in soluzioni ravvicinate, tanto che alcune agenzie di formazione che stavano avviando la preparazione al concorso per i presidi incaricati hanno preferito sospendere l’attività.
L’Associazione nazionale presidi e i sindacati confederali della scuola hanno già proclamato la mobilitazione. Il presidente dell’ANP, Giorgio Rembado, ha preannunciato (www.anp.it) la possibilità di dimissioni in massa dei presidi incaricati. I più delusi infatti sono i quasi 1.500 presidi incaricati che vedono nuovamente allontanarsi il traguardo dell’immissione in ruolo come dirigenti veri e propri.
E forse per loro incombe un altro motivo di preoccupazione. I sindacati firmatari del contratto della dirigenza avevano sollecitato il ministero a liquidare per presidi incaricati e docenti vicari facenti funzione l’arretrato di indennità per funzione superiore.
Nel darne notizia (vedi TuttoscuolaNEWS n. 44 del 25 marzo) avevamo avanzato qualche dubbio sulla probabilità dell’erogazione di questo arretrato di importo consistente e dalla copertura contrattuale incerta.
Proprio perché l’applicazione del maggior importo dell’indennità non è stata formalmente richiamata nel contratto per decisione dell’Aran, dovrà essere ora il ministero dell’Economia a disporne il pieno riconoscimento. Stante però questo giro di vite per le spese non ancora definite, le prospettive a riguardo per i presidi incaricati e per i docenti vicari non sembrano così rosee.