Coronavirus, decreto ‘Cura Italia’, Azzolina: ‘Il Ministro non ha il potere di chiudere le scuole. Presto i bandi concorsi scuola’

“Il Ministro dell’Istruzione non ha il potere di chiudere le scuole”. È quanto ha precisato la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in una diretta sulla sua pagina Facebook rispondendo a chi le ha chiesto come mai le scuole fossero ancora aperte nonostante la sospensione dell’attività didattica.

“Il ministro ha dato mandato per scrivere una nota che limitasse il più possibile la presenza del personale scolastico – ha dichiarato Azzolina -, in particolare il personale ATA nelle scuole. A decidere della chiusura della scuola è il ministero della Pubblica Amministrazione. Oggi la ministra della Pubblica Amministrazione ha fatto in modo che in Consiglio dei ministri venisse approvata una norma che favorisse al massimo il lavoro agile nelle scuole. Le scuole resteranno quindi aperte, ma solo per questioni indifferibili”.

“Chiedo agli insegnanti di andare avanti. Stare fermi vorrebbe dire incrociare le braccia e questo non ce lo possiamo permettere. I ragazzi, gli studenti, hanno bisogno di voi. Ai ragazzi dico che è il momento di essere prima, di studiare più di prima. Agli assistenti tecnici dico che ora possono avere un ruolo fondamentale con la didattica a distanza. Ai collaboratori scolastici non posso che dire grazie. Assistenti amministrativi e DSGA hanno un ruolo fondamentale, perché ora bisognerà lavorare da casa affinché tutte le scadenze siano rispettate”, ha poi continuato la Ministra.

I concorsi verranno banditi. Le prove concorsuali verranno sospese per i prossimi 6o giorni, ma il Ministero non aveva in programma di farlo. Presto verranno quindi banditi i concorsi per assumere i docenti precari”.

“Voi dirigenti scolastici – ha detto ancora Azzolina – siete i comandanti della nave e avete una responsabilità grande: garantire che la didattica a distanza venga svolta. Sta a voi dirigenti scolastici di garantire il diritto all’istruzione”.

“Questo momento duro lo supereremo, e allora avremo gettato le basi per la scuola del futuro. Dobbiamo trasformare questa crisi in un’opportunità e se ce la faremo è perché ce l’avremmo fatta tutti insieme”, ha quindi concluso la Ministra.