Quando il modello italiano fa scuola. A Londra

Ha aperto lo scorso 9 settembre, alla presenza dell’ambasciatore italiano a Londra, la prima scuola italiana nella capitale britannica. Il progetto, che ha mosso i primi passi nel 2004 dalla domanda di istruzione proveniente dalle famiglie italiane ivi residenti, si è sviluppato in varie fasi, prima fra tutte quella di ottenere l’autorizzazione al funzionamento come charity, cioè come ente senza fini di lucro. Lo scopo della scuola è offrire un percorso educativo che possa offrire quanto di valido e internazionalmente riconosciuto proviene dal modello italiano di istruzione integrato con quello inglese, con una struttura organizzativa prettamente britannica. La certificazione delle competenze è valida sia in Inghilterra che in Italia. Le famiglie, nell’accettare le regole della scuola, sottoscrivono anche un piano del traffico che li impegna a trasportare il meno possibile i figli a scuola con mezzo privato e ad usufruire dei numerosi mezzi pubblici che transitano in zona. La scuola mette a disposizione dei piccoli studenti anche un parcheggio custodito per biciclette e monopattini. A Londra vivono circa 35.000 italiani le cui famiglie, da ora in poi, avranno un ulteriore valido punto di riferimento culturale. Attualmente, offre sezioni di scuola dell’infanzia secondo il cosiddetto “modello Reggio Emilia” e classi di scuola primaria che seguono i programmi scolastici italiani, ma è in via di attivazione anche la scuola secondaria di I grado. La scuola si autofinanzia con le rette a carico delle famiglie e con raccolte di fondi: notevole nel 2008, la manifestazione musicale organizzata dall’ambasciata italiana che ha visto la partecipazione del maestro Pappano, attualmente direttore dell’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, a Roma.