Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

I posti di sostegno hanno premiato il Sud o no?

L'Anief sostiene di no, ma il dossier di Tuttoscuola...

Non sappiamo se Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, l’associazione professionale e sindacale impegnata da tempo e con successo in diverse battaglie a favore dei precari, abbia letto il dossier di Tuttoscuola sulla disabilità.

Probabilmente no, altrimenti non si spiegherebbero alcune dichiarazioni (“Sul sostegno nessun regalo al Sud“) rilasciate a caldo al sito redattoresociale.it sul problema sollevato dalla pubblicazione dei dati da parte della nostra rivista, ripresi ieri anche in un articolo del Corriere della sera a firma di Gian Antonio Stella.

Pacifico ha ricordato come la legge finanziaria 2008 abbia voluto la stabilizzazione del settore per il 70% dei posti di sostegno.

La dotazione organica di diritto relativa ai docenti di sostegno è progressivamente rideterminata, nel 2008-2010, fino al raggiungimento, nell’anno scolastico 2010/2011, di una consistenza organica pari al 70%“.

Obiettivo raggiunto a decorrere dal 2010-11, dunque. L’ORGANICO di DIRITTO (posti fissi e stabili per immissioni in ruolo e trasferimenti dei titolari) del sostegno è ora del 70%. E fin qui tutto ok.

Il dossier di Tuttoscuola, nel dare notizia del raggiungimento di questo 70% come dato nazionale, precisa (ed è questa la vera notizia, forse sfuggita al presidente dell’Anief) che quel 70% di posti di sostegno in organico di diritto non è stato, tuttavia, distribuito equamente, tanto che nelle regioni meridionali e insulari il limite è stato ampiamente superato sfiorando o raggiungendo in alcuni casi il 90%.

Tutto il Sud e le Isole sono ampiamente sopra il 70%, avendo raggiunto rispettivamente l’84% e il 75%.
Il Nord è spesso sotto il 60% o poco sopra il 50%.

Questa è la risultanza statistica. Ora, poiché le nomine in ruolo si possono fare – come noto – soltanto sull’organico di diritto, chi ha superato quel livello avrà o ha già avuto molti posti in ruolo in più di quanti gliene spettassero. Per la precisione, tutte le regioni meridionali e insulari hanno già raggiunto una percentuale di docenti di sostegno di ruolo al di sopra del 70% per un totale complessivo di 2.305 posti (di cui 1.380 in Campania).

Se si considera che il loro organico di diritto è ancora più alto, c’è un ulteriore spazio per incrementare i posti di ruolo….

Per contro, anche se tutto l’organico di diritto delle regioni settentrionali venisse coperto integralmente da immissioni in ruolo, i docenti di sostegno a tempo indeterminato di quelle regioni non potrebbero mai essere in quantità pari al 70%, ma molto meno.

Contrariamente a quanto affermato dal presidente dell’Anief, dunque, dai dati emerge che il Sud, già privilegiato nel rapporto alunni disabili per ogni docente di sostegno (che nella media nazionale è sì di due a uno, ma che nel meridione è ampiamente sotto tale media), tanto da avere in proporzione più docenti di sostegno che altrove, ha avuto un beneficio anche per la stabilizzazione dei docenti di sostegno.

Nel fotografare la situazione non c’è, per quello che ci riguarda, alcuna preferenza di bandiera. Il Paese è uno, le differenze e gli squilibri sono tanti, talvolta a favore di alcune aree, a volte di altre. Proprio per questo auspichiamo che nelle situazioni in cui si possono garantire condizioni equipollenti, ci sia attenzione affinché ciò avvenga.

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