Concorso DSGA: già pronto il ricorso contro gli imminenti risultati della preselezione

C’è qualcosa di nuovo oggi nel contenzioso, anzi, d’antico. L’antico, anche se piuttosto recente, è il dopo della prova preselettiva dell’attuale concorso DS, quando, nonostante la chiarissima e inconfutabile disposizione del bando, diversi soggetti (uffici legali e sindacati) imbastirono una campagna di ricorsi per vedere riconosciuto valido per il superamento della preselezione il punteggio di almeno 60 su 100.

La speranza è l’ultima a morire, e centinaia e centinaia di candidati esclusi aderirono ai ricorsi (con una quota popolare di adesione iniziale), ottenendo un primo illusorio accoglimento da parte dei giudici amministrativi, fino a vedere poi naufragare, come era inevitabile, le ultime speranze con l’esclusione definitiva dal concorso.

Centinaia di candidati perdenti e guadagni vincenti dei patrocinatori dei ricorsi.

E oggi il nuovo che assomiglia all’antico riguarda ancora una volta l’esito della preselezione, anche se il concorso è quello dei DSGA.

Un sindacato che vive soprattutto di ricorsi, ha già lanciato la campagna d’inizio estate per catturare nuovi clienti tra i circa 28 mila candidati concorso DSGA che tra poche ore sapranno di non essere stati inclusi tra i 6 mila che, superando la preselezione, potranno accedere alla prova scritta.

Il bando prevede che sia ammesso un numero di candidati concorso DSGA pari al triplo dei posti a concorso, ma il sindacato, come era già successo nel contenzioso antico, ritiene che abbiano diritto di essere ammessi tutti i candidati concorso DSGA che conseguiranno almeno 60 punti su 100, la sufficienza. E invita ad aderire al ricorso al Tar, contando sul fatto che un fumus boni iuris i giudici non lo negano quasi mai a nessuno e potrebbero ammettere con riserva gli esclusi con un punteggio minimo sufficiente.

Comincerà, ancora una volta il cammino della speranza (o dell’illusione).

Niente di nuovo sotto il sole.