
Cinquecento bambini delle scuole elementari e medie di Sassari sperimenteranno nelle mense l’alimentazione sostenibile. E’ stato avviato in questi giorni il progetto “Bam.p.è. – Bambini e prodotti agricoli d’eccellenza”, che ha come capofila il comune di Sassari in un partenariato transfrontaliero che coinvolge quelli di Genova e Lucca, la Camera di commercio di Bastia e l’agenzia regionale per l’agricoltura Laore.
Nelle mense scolastiche saranno serviti ai partecipanti al progetto prodotti esclusivamente locali, in particolare frutta e verdura, più semplici da consumare di carne e pesce che invece, per legge, devono soddisfare particolari esigenze igienico-sanitarie. I prodotti offerti, ha spiegato oggi l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Maria Antonietta Duce in una conferenza stampa a Palazzo ducale, saranno “freschi, genuini e a chilometri zero”, perché provenienti dai produttori del luogo. Pere camusine anziché banane, è stato detto, serviranno anche per fare riscoprire ai bambini le varietà locali, di cui i giovani consumatori impareranno a riconoscere le valenze qualitative e culturali. In questo modo, si faranno portatori di un’alimentazione più sana ed equilibrata anche in famiglia.
Dal progetto, della durata di trenta mesi, beneficeranno anche i produttori del territorio che saranno identificati da Laore in base alle esigenze e agli standard qualitativi delle scuole. Il progetto interesserà, per i primi trenta mesi, un decimo della popolazione scolastica dell’obbligo di Sassari e comprende anche percorsi educativi e azioni pilota per la gestione innovativa dei servizi mensa. “Bam.p.è.”è stato inserito nel programma di finanziamenti di cooperazione transfrontaliera Italia- Francia “Marittimo” 2007-2013. L’investimento e’ di 1.705.200 euro, di cui il 75% finanziato dal fondo strutturale Fesr.
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