Non paghi lo scuolabus? Vai a piedi

Dopo la mensa scolastica arriva anche il problema degli scuolabus, con la sospensione del servizio per gli alunni figli di famiglie non in regola con il pagamento del contributo.

Accade a Verona dove 16 bambini si sono visti esclusi dal servizio di trasporto comunale alla ripresa dell’attività scolastica dopo le vacanze Pasquali, perché dopo aver ricevuto vari solleciti a pagare la retta per il trasporto scolastico (23 euro al mese mai pagati dall’inizio dell’anno scolastico) i loro genitori non hanno pagato nulla.

Sembra ci sia un altro centinaio di famiglie che rischiano di non poter più far salire i figli sul pulmino del trasporto scolastico comunale a Verona se non pagheranno gli arretrati.

Il “giro di vite”, come riferisce il Giornale, è stato deciso dall’amministrazione comunale dopo aver constatato che una cinquantina di famiglie, su 1.117 utenti, dall’inizio dell’anno scolastico usufruivano del servizio senza aver versato la retta.

Dopo un primo sollecito, ha precisato il Comune di Verona, circa la metà si è messa in regola, ma per 16 nuclei familiari dal 6 aprile è scattata la sospensione. Secondo quanto riferito da alcuni genitori, la settimana scorsa un autista si è rifiutato di riaccompagnare a casa due sorelline di una scuola dell’infanzia, che al mattino avevano regolarmente usufruito del servizio.

Dal 2004 al 2009 ammontano a 1,3 milioni i mancati pagamenti di rette per i servizi di mensa e trasporto scolastico nel Comune di Verona.

Dopo i recenti casi di Adro (BS) e di Montecchio Maggiore (VI) dove i servizi di mensa sono stati ridotti o sospesi nei confronti degli alunni non in regola con i pagamenti, iniziative analoghe di altri Comuni si stanno diffondendo nel Paese. Ultima in ordine di tempo la decisione del Comune di Barletta di sospendere la mensa nei confronti di nove alunni morosi.