
Ci ha scritto la lettrice Paola Tramezzani, riprendendo una lettera che in precedenza ci aveva scritto l’altra lettrice Piercarla Lodi. Ne pubblichiamo volentieri il testo.
Invitiamo tutti gli altri lettori a partecipare al possibile dibattito (o a proporre nuovi temi), tramite l’indirizzo dedicato la_tribuna@tuttoscuola.com.
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Alla gentile lettrice Piercarla Lodi vorrei chiedere:
– Ma le diverse discipline non si insegnano in lingua italiana? E gli elaborati che si richiedono non sono in lingua italiana? E non è un’opportunità per chiedere agli alunni di adeguare vocaboli e modi di esprimersi alla disciplina affrontata?
Le differenze tra un saggio storico, uno scientifico, un testo poetico o una cronaca sono evidenti. Si fa italiano usando tutte le opportunità. Non mi pare che aumentare semplicemente ore di grammatica o di ortografia aiuti ad esprimersi meglio. E’ nota, ad esempio, la difficoltà di molti a esprimersi compiutamente e correttamente in pubblico.
Esporre un argomento studiato o una ricerca di argomenti diversi può essere di aiuto, così come la discussione guidata su argomenti che spaziano dall’attualità a saggi affrontati per apprendere le diverse discipline.
I ragazzi di oggi sono abituati a spaziare da un argomento all’altro, occorrerebbe più tempo per imparare ad approfondire.
Paola Tramezzani
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I lettori di tuttoscuola.com che vogliono dire la loro su questa opinione, possono farlo, scrivendo a la_tribuna@tuttoscuola.com. La redazione pubblicherà gli interventi più significativi. Analogamente, coloro che vogliono presentare contributi originali su cui discutere, possono scriverci usando il medesimo indirizzo la_tribuna@tuttoscuola.com.
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