Snals-Confsal chiede ”tavoli tecnici” per la fase 2 della riforma

Sull’intervista alla Presidente della Commissione Cultura della Camera Valentina Aprea, pubblicata sul numero di febbraio della rivista e della quale è visibile una sintesi nell’articolo Aprea a Tuttoscuola: ”Pure gli studenti potranno valutare i docenti”, interviene su Tuttoscuola.com il segretario Generale dello Snals-Confsal Marco Paolo Nigi: La valutazione dei docenti e lo sviluppo professionale e retributivo della loro carriera sono temi troppo importanti per essere trattati con superficialità e annunci-effetto“.

Nigi ricorda a Tuttoscuola che la mancanza di risorse economiche e quello di non avere in Italia un sistema nazionale di valutazione attendibile e indipendente hanno fatto rimanere da anni questi problemi sul tappeto.

Lo SNALS-Confsal si dichiara pronto al confronto, ma “il merito si retribuisce con risorse aggiuntive“ – è questa la principale condizione che pone Nigi – “non certo con quelle dei contratti che devono essere destinate, soprattutto per i docenti, a una rivalutazione retributiva e a un accorciamento dei tempi della progressione economica”.

Nigi sottolinea, infatti, che “devono essere riconosciute le competenze professionali maturate durante gli anni d’insegnamento. L’esperienza è considerata nel settore privato. E’ assurdo che non sia valutata nel lavoro intellettuale. Siamo dunque favorevoli ad una valorizzazione della professionalità, che potrebbe anche prevedere, sulla base di una soglia di anzianità di servizio e la considerazione di alcuni aspetti della carriera svolta, procedure non selettive e percorsi di formazione.”

Insomma più che anticipazioni mediatiche“ – conclude Nigi – “ci aspettiamo di discutere tutto questo ai tavoli tecnici, non ancora effettivamente aperti. Solo così valutazione e carriera possono essere seriamente affrontate, con la partecipazione dei sindacati e degli insegnanti. Abbiamo l’occasione di reinvestire sul personale parte delle economie che sono state ottenute dopo i pesanti tagli alla scuola. Cerchiamo soluzioni eque, trasparenti e condivise per il riconoscimento del ruolo dei docenti”.