
Bersani segretario del PD/1. Un quadro politico in movimento
“Auspico che con Bersani si possa uscire dalla contrapposizione preconcetta, dalla valutazione ideologica. Credo che sia un’occasione per capire se il PD sceglie le riforme oppure la conservazione“.
Queste parole, non disinteressate, sono state pronunciate dal ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Tempo pochi giorni dopo l’elezione di Pierluigi Bersani a segretario del Partito Democratico, ma valutazioni analoghe si trovano nelle dichiarazioni di altri esponenti politici dell’attuale maggioranza e nelle analisi di non pochi editorialisti e politologi. Esse rendono il senso delle aspettative che si sono create nei confronti del nuovo leader del maggiore partito di opposizione.
Per capire il fondamento di tali aspettative, e ipotizzare quali nuovi scenari potrebbero aprirsi anche per la politica scolastica, occorre fare alcune considerazioni di carattere politico generale. La prima riguarda l’abbandono del modello veltroniano del “partito a vocazione maggioritaria”, che aveva portato il PD a rompere con le forze politiche minori della sinistra. Se si andrà verso un sistema elettorale non penalizzante nei confronti delle forze medio-piccole (che sarebbe gradito anche all’UDC) il PD di Bersani potrebbe costruire un sistema di alleanze che vedrebbe il proprio baricentro in un partito più vicino al modello socialdemocratico europeo, aperto sul fronte moderato all’UDC e al nuovo soggetto-progetto annunciato da Francesco Rutelli, e sull’altro fronte a un raggruppamento erede della ex sinistra radicale, che potrebbe essere interessata a rientrare in un progetto politico, abbandonando le pulsioni movimentiste.
In questo disegno potrebbe esserci spazio, ma vincolato a precisi impegni programmatici (sui quali Bersani insiste molto), anche per l’Idv di Di Pietro e i radicali di Pannella. Non si tratterebbe di un nuovo “Ulivo”, esposto ai condizionamenti delle sue minoranze, ma di una classica alleanza tra partiti, con un baricentro nel PD e con un programma ben definito.
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