Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Disabili nella statale, dislessici nella paritaria

Il disegno di legge sulle Difficoltà Specifiche di Apprendimento (DSA), prossimo ad essere definitivamente approvato dalla Camera, prevede con molta chiarezza che le DSA (dislessia, disgrafia, discalculia), di per sé, non costituiscono disabilità e, pertanto, non possono essere certificate come handicap e, conseguentemente, non danno diritto al docente di sostegno.

Vanno però anch’esse debitamente certificate e obbligano la scuola ad applicare particolari strumenti dispensativi e misure compensative nei confronti dei ragazzi che ne sono affetti.

La certificazione, insomma, dà diritto ai ragazzi con DSA di ricevere aiuti e particolari comprensioni in considerazione delle loro difficoltà di apprendimento.

E le famiglie, a quanto sembra, ricorrono sempre più a queste certificazioni per ottenere dalla scuola una particolare attenzione che consideri adeguatamente le difficoltà che i loro figli incontrano negli apprendimenti delle diverse discipline.

Considerazioni e compensazioni che le famiglie sembrano trovare più facilmente negli istituti paritari che in quelli statali, visto che dalle rilevazioni sugli esami di licenza di quest’anno i candidati con DSA di scuole paritarie sono presenti in misura quasi tripla (2,12% sul totale degli esaminati) di quelli presenti nelle scuole statali (0,82% sul totale degli esaminati della statale).

Su altro fronte, quello dei ragazzi con disabilità, nelle scuole paritarie (ci riferiamo sempre agli esami di licenza media) i disabili esaminati sono stati l’1,54% di tutti i candidati presenti, mentre nelle scuole statali, con il 3,05%, sono stati presenti in misura quasi doppia.

Si può ritenere che le famiglie dei ragazzi con disabilità trovino più sostegno e aiuti nelle scuole statali, anziché in quelle paritarie, proprio il contrario di  quello che avviene con i dislessici.

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