
Scuola, Censis: 1,5 milioni i diplomati e laureati sottoinquadrati

Centri di impiego
Il Rapporto esamina poi le modalità di ricerca di un lavoro, il quale risulta essere ancora “un fatto privato”: nel 2011 solo il 4,7% dei laureati ha trovato lavoro grazie ai centri per l’impiego, mentre per il 32,8% hanno funzionato gli annunci e l’invio del curriculum. E ancora, il 24,3% ha potuto contare su amici e conoscenti, per l’11% il merito va a stage e tirocini, per il 9,8% alle segnalazioni del’università, il 9,9% ha scelto di avviare un’attività autonoma, il 7,6% ha vinto un concorso pubblico.
Le azioni per trovare lavoro messe in campo nel 2017 dai giovani tra i 15 e i 34 anni sono state: per l’84,9% rivolgersi ad amici e conoscenti, per l’80,7% l’invio del cv e i colloqui, il 75,4% ha consultato offerte sui giornali o sul web, il 26,4% è entrato in contatto con un centro per l’impiego, il 16,5% si è rivolto a un’agenzia interinale, il 9% ha fatto domanda o ha partecipato a un concorso pubblico, l’1,7% ha avviato un’attività di lavoro autonomo.
“Da questa trappola per i giovani, come la chiama il Censis, bisogna uscire – dichiara Alberto Perfumo, Amministratore Delegato di Eudaimon – Un ruolo importante possono giocarlo le imprese, mettendo a disposizione dei figli dei loro collaboratori strumenti e percorsi dedicati all’orientamento”.
“Penso a soluzioni che stimolino il confronto, che rafforzino la consapevolezza delle potenzialità di ognuno e, in definitiva, aiutino a fare scelte informate. Soluzioni che le imprese più virtuose possono estendere al di fuori dei propri uffici e stabilimenti, e aprire ai ragazzi dei territori in cui opera l’impresa, collaborando a quella novità della scuola italiana chiamata alternanza scuola-lavoro”, conclude Perfumo.
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