
Il tempo pieno di Berlusconi non convince i sindacati
A dar man forte al ministro Gelmini che, non creduta, ripete in ogni occasione che il tempo pieno della scuola primaria non diminuirà, ma, anzi, aumenterà, è sceso nuovamente in campo il premier Berlusconi, proprio come fece quattro anni fa, quando l’allora ministro Moratti venne contestata per presunti tagli al tempo pieno dalla piazza colorata di palloncini e rumorosa di mamme agguerrite.
Intervenendo da Bruxelles, al termine del Consiglio europeo, Berlusconi ha voluto “tranquillizzare le madri in piazza con cartelli dove c’è scritto il contrario della realtà. E cioè, ha spiegato, il tempo pieno non sarà ridotto, ma aumenterà del 50-60%“.
Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola, commenta scetticamente le dichiarazioni del premier, osservando che l’aumento del tempo pieno è “una possibilità di cui non c’è traccia nel Piano Programmatico, che ha visto cancellare del tempo pieno persino la definizione“. Gli fa eco la Gilda, con scetticismo: “Berlusconi assicura che il tempo pieno nelle scuole sarà raddoppiato? Ci crederemo soltanto quando rispetterà prima l’impegno, assunto solennemente in televisione durante la sua passata legislatura con gli italiani e con l’allora ministro Moratti, di investire 10 miliardi di euro nel settore dell’istruzione“.
Il nuovo segretario della Cgil-scuola, Mimmo Pantaleo, non esita a definire quella del premier una bugia, domandandosi “Come è possibile arrivare a quello che dice il presidente del consiglio? il tempo pieno dipenderà dagli organici disponibili ed è chiaro che se gli insegnanti diminuiscono il tempo pieno non si farà. Quello che dice Berlusconi quindi non risponde a verità“.
Una posizione diversa e più pragmatica è invece quella del segretario della Uil-scuola, Massimo di Menna, che commenta: “Se non c’è un confronto vero e trasparente tutto è opinabile“.
Forse è davvero il caso di passare ad un confronto che superi gli slogan e faccia chiarezza, dati alla mano, su quel che si intende fare del tempo pieno.
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