Concorso ispettivo: 16mila candidati in cerca di un ruolo

Sono oltre 16mila tra dirigenti scolastici e docenti le domanda di partecipazione al concorso a 145 posti per dirigenti tecnici o, secondo la dizione del legislatore, ispettori tecnici. Un concorso che nasce tra le contestazioni dei dirigenti scolastici che, pur essendo inquadrati già in un ruolo dirigenziale, sono chiamati a sostenere le stesse prove di selezione dei docenti e la risicata speranza di mobilità, soprattutto per i docenti che hanno pochissime possibilità di sviluppo di carriera.

Le prove di selezione, sulla cui modalità ed adeguatezza qualcuno ha sollevato dubbi e perplessità, richiamano alla mente il Keju: il rigoroso esame con cui veniva selezionata l’antica e potente burocrazia imperiale cinese, solo che alla fine i 145 fortunati vincitori del concorso invece di andare ad occupare le posizioni chiave dell’Amministrazione dovranno impegnarsi molto per individuare una propria identità professionale.

Infatti, nonostante le diverse riforme del Ministero la funzione ispettiva è stata lasciata languire e lentamente morire. L’ultimo provvedimento organizzativo organico risale al lontano 1992 ed è ormai del tutto superato. I vari ministri che si sono succeduti a viale Trastevere si sono mostrati più sensibili alla promozione individuale di singoli ispettori che allo sviluppo della funzione. Tutto ciò accadeva mentre in altri paesi europei si è assistito invece ad una rivalutazione del ruolo della funzione ispettiva, considerata una delle risorse fondamentali per rispondere alla sfida della qualità che investe tutti i sistemi educativi d’Europa.