6 idee che fanno discutere

Le “Sei proposte per rilanciare la scuola” lanciate da Tuttoscuola stanno ricevendo un considerevole numero di osservazioni e commenti da parte di esperti e di esponenti dell’associazionismo professionale e genitoriale, dei quali daremo conto sul nostro portale nelle prossime ore.

Ma assai rilevante è anche l’interesse che le proposte stanno suscitando online. Intervenendo sulla piattaforma Disqus del nostro portale sulla questione di una diversa e più intensiva utilizzazione  dei docenti nei periodi di sospensione delle attività didattiche, per esempio, Giuseppe osserva che “attualmente molti docenti delle scuole superiori, tra esami e sospensioni del giudizio, non riescono a fare nemmeno le ferie contrattuali”.

Nella stessa direzione va l’intervento del lettore  Oscar Bondesani, che  dalla pagina Facebook di Tuttoscuola obietta che “se si continua a tagliare fondi, a pagare di meno i docenti…non si può sempre e solo contare sulla buona volontà e sacrificio degli insegnanti! ‘Fare di più con meno soldi’ può funzionare solo se i docenti continuano a lavorare come fossero missionari!”. Per la verità Tuttoscuola propone di ‘Fare di più’, ma con ‘più soldi’…

Di parere diverso sembrano altri ‘navigatori’, in particolare molti di quelli (più di un centinaio) che hanno finora commentato l’ampio articolo di Gian Antonio Stella, pubblicato nell’edizione cartacea e online del Corriere della Sera. Alcuni concordano con la proposta di valorizzare e retribuire meglio gli insegnanti più professionalizzati, altri, come il Lettore 5024442, esprimono invece un profondo pessimismo e se la prendono con i sindacati, “onnipresenti e onnipotenti”, una “casta di stampo sovietico”  che impedisce di “allontanare gli incapaci, i lavativi, gli assenteisti cronici, i politicizzati che messi assieme fanno maggioranza e quasi niente”. La sua previsione è che “I migliori se ne andranno appena possono e avanti i peggiori”.

Il Lettore 9185681 trova invece chein compenso abbiamo tanti bidelli, uno ogni due classi”.

Diffidente verso la scuola digitalizzata è il Lettore_2209219 a cui giudiziola scuola digitalizzata è il nuovo miraggio o la nuova scusa per spendere i soldi. Ciò che conta sono invece gli insegnanti, meglio pagati, con uno status sociale migliore di quello di oggi, altro che PC tablet e via dicendo, specialmente per i più giovani, che hanno bisogno di maestri (in tutti i sensi) in carne e ossa, non virtuali”. 

Di parere opposto è il Lettore 3693078: “La verità è che i sistemi scolastici attuali sono retaggio di un mondo ormai scomparso. Nella società contemporanea si può imparare quanto previsto dai programmi anche senza andare a scuola, eludendo quindi tutti questi vecchi problemi legati alla scolarizzazione (costi elevati, numero di personale, scarsa efficacia, degrado delle strutture, disuguaglianze permanenti ecc.). Sono già tante le famiglie che scelgono l’homeschooling (o educazione parentale), e saranno sempre di più...”.

Abbiamo qui offerto solo un piccolo campionario delle reazioni suscitate dal dossier di Tuttoscuola. Le analizzeremo meglio, e ne daremo conto in modo più compiuto nei prossimi giorni. 

Il dossier è a disposizione di ricercatori ed esperti, di rappresentanti della scuola (associazioni professionali, genitoriali e studentesche, operatori scolastici) e della società (imprenditori, amministratori locali, volontariato, dirigenti pubblici etc), con l’intento di offrire uno stimolo alla riflessione e con l’impegno a diffondere con i mezzi a nostra disposizione i contributi – anche quelli critici, purché propositivi – che la nostra iniziativa intende sollecitare.

Commenti e opinioni possono essere indirizzati a redazione@tuttoscuola.com.

Ne daremo conto, alimentando il dibattito, sul portale tuttoscuola.com, sulla newsletter settimanale TuttoscuolaFOCUS e sul mensile Tuttoscuola. Seguite www.tuttoscuola.com per scaricare il dossier o inviate una mail di richiesta indicando recapiti e professione a tuttoscuola@tuttoscuola.com.