586 nomine di dirigenti scolastici. Ma potrebbero non bastare

In occasione di un recente incontro al ministero, è stata comunicata la situazione delle nomine (seconda tranche) dei vincitori dei concorsi a dirigente scolastico.

Ne ha dato ampia informazione l’Associazione Presidi sul proprio sito (www.anp.it), precisando che il MIUR ha inoltrato al Dipartimento della Funzione pubblica ed al MEF la richiesta di autorizzazione ad assumere dal prossimo settembre 586 nuovi dirigenti scolastici vincitori dell’ultimo concorso ordinario.

Le autorizzazioni richieste sono così distribuite: 43 in Abruzzo, 16 in Basilicata, 32 in Calabria, 36 in Campania, 11 in Friuli Venezia Giulia, 64 nel Lazio, 3 in Liguria, 14 nelle Marche, 89 in Puglia, 22 in Sardegna, 181 in Sicilia, 6 in Toscana, 7 in Umbria e 40 nel Veneto.

Come si può vedere, non compare la situazione della Lombardia, in quanto è tuttora pendente la questione del contenzioso delle “buste trasparenti” che hanno portato alla sospensione delle nomine dei vincitori, lasciando senza capo d’istituto moltissime istituzioni scolastiche.

Per il momento è andata meglio per i dirigenti scolastici della Toscana dove la sentenza del Tar che aveva annullato il concorso e le conseguenti nomine in ruolo è stata sospesa dal Consiglio di Stato che temporaneamente ha confermato sulla sede i neo-vincitori del concorso, lasciando sperare che anche per i prossimi 7 vincitori vi sia un uguale trattamento di conferma ad anno iniziato.

Nella previsione che in alcune regioni restino sedi vacanti per esaurimento delle graduatorie, l’ANP ha chiesto al Ministero lo scorrimento, mediante impiego di dirigenti delle graduatorie di altre regioni. L’amministrazione si è riservata di approfondire la questione.

Se dovesse succedere, si può essere certi che la Lega farebbe fuoco e fiamme con l’ennesimo ‘fuori i barbari’ e con lo slogan ‘padroni in casa nostra’.