“La trasmissione della memoria fra le generazioni è un dovere morale a cui la scuola non può in alcun modo sottrarsi, tanto più in un’epoca come quella attuale caratterizzata da rapida evoluzione che, modificando profondamente la società e le relazioni umane, mette a rischio il senso della storia e la coscienza collettiva” (circolare ministeriale prot. 533 del 16 gennaio 2007).
Il richiamo alla tragedia della shoah è ancora più importante quando la memoria tende a spezzarsi o ad essere cancellata dall’assurdo tentativo di negare la storia.
“Ricordare è un atto doveroso anche al fine di evitare che gli errori del passato si ripropongano, pur in forme diverse. Come ammonisce Primo Levi le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario perché ciò che è accaduto può ritornare“.
Nel portale del MPI (www.pubblica.istruzione.it) è attivo un sito dedicato alla Shoah per consentire alle scuole e agli studenti di conoscere, approfondire e fare memoria, come vuole la legge n. 211/2000, dello sterminio di milioni di ebrei e della generosità di chi si battè, anche a costo della propria vita, per impedirlo.
La data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz non è soltanto una delle tante date del passato: è il presente e il futuro della coscienza dell’umanità.
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