2015, fine della scuola?

Il tema – Il programma – Come partecipare

 

Il tema

 

Alcune tendenze in atto a livello internazionale e nella società italiana prefigurano per l’educazione uno scenario, nel volgere di pochi anni, del tutto inedito, e pongono un interrogativo per certi versi inquietante: la scuola rischia di essere messa fuori gioco, percepita dagli adolescenti di domani come un’istituzione inutile?

 

 

La “generazione del 2000+”, ossia gli scolari nati nel terzo millennio, cresciuti in un “brodo tecnologico” con palmare e videotelefono, connessi a internet dalla nascita, abituati al compagno di banco straniero, ad essere giovani in una società sempre più anziana, come guarderanno il loro “prof.”?

Cosa si aspetteranno da lui, potendo già contare su potenti strumenti alternativi di conoscenza e di informazione e su innumerevoli stimoli, quali avranno a disposizione nell’era, ormai dietro l’angolo, della banda larga e della piena integrazione TV-telefono-PC?

 

C’è un contrasto stridente se si fa una proiezione a dieci anni delle figure del docente e dello studente. Circa l’80% dei docenti del 2015 è già in servizio oggi, in posizione di ruolo o di supplente annuo. Si tratta quindi delle stesse persone già in cattedra. Ma lo studente del 2015 sarà profondamente diverso da quello di oggi, molto più di quanto quest’ultimo non sia rispetto a quello di dieci anni fa.

Basti pensare del resto alla velocità con la quale le nuove tecnologie stanno trasformando le condizioni strutturali (tempi, luoghi, modi) della trasmissione del patrimonio culturale e professionale da una generazione all’altra. E quello tecnologico è solo uno dei fattori di impatto, accanto ad altri di ordine sociale, anagrafico, geopolitico, e così via: il tasso di invecchiamento (della società e degli insegnanti), la multietnicità, la concorrenza di altre agenzie e luoghi formativi, il malessere e la crescente disaffezione di molti insegnanti, per citarne alcuni.

 

Se già oggi il modello del docente tradizionale comincia a “stare stretto” allo studente curioso, inserito nel proprio tempo, cosa succederà tra dieci anni allo stesso docente che si troverà di fronte un adolescente ancora diverso, che avrà interiorizzato sia il progresso tecnologico, sia la società multirazziale e globalizzata? Se questi sono rischi concreti, cosa può fare la scuola per evitarli? Ci sono i tempi tecnici per prepararsi? Le ultime riforme della scuola progettate e non ancora attuate sono adeguate a questa prospettiva?

 

 

Sono tanti i segnali che portano, chi vuole ascoltarli, a pensare che la scuola si trovi su un difficile crinale, forse senza saperlo.

In una società in via di invecchiamento che avrà meno risorse da dedicare ai giovani, che si apre al sapere “non formale” e all’”informale”, con un insegnante anziano e meno motivato, in un ambiente sempre più tecnologico e multirazziale, la scuola di oggi rischia di essere percepita come un luogo obsoleto e inadatto a soddisfare le esigenze di quelli che abbiamo chiamato i ragazzi del 2000+.

Ecco allora la scommessa dell’educazione che si giocherà nei prossimi anni. In gioco c’è la credibilità e l’esistenza stessa della scuola come istituzione di riferimento per la crescita e lo sviluppo della società.

Gli allarmismi non servono, ma l’invito a riflettere su una questione strategica per il nostro Paese è doveroso, e vale per tutti: operatori scolastici, genitori, decision e opinion makers, università, imprese. E mondo della politica.

 

Abbiamo deciso di approfondire queste tematiche in un convegno nel quale cercheremo di dare la parola a tutti: studiosi, esperti, professori, genitori e studenti.

 

 

Il Programma:

 

Introduce:

 

Giovanni Vinciguerra – Direttore Tuttoscuola

 

Intervengono:

 

Sebastiano Bagnara – Ordinario di  psicologia  ed  ergonomia cognitiva al Politecnico di Milano

Paolo Cortigiani    Dirigente  Scuola  Media  Statale  “Don Milani – Colombo” di Genova

Claudia Donati – Responsabile area Scuola del Censis

Roberto Ippolito – Giornalista de “La Stampa”

Silvano Tagliagambe – Ordinario di epistemologia del  metodo all’Università di Sassari

 

Modera:

 

Raffaello Masci – Giornalista de “La Stampa”

 

 

 

Come partecipare

 

Genova, 26 novembre 2004 ore 14:30

 

Convegno presso ABCD, il nuovo salone nazionale sulla scuola promosso dalla Fiera di Genova (Sala Cartesio)

 

Compilate la scheda di iscrizione:

http://www.tuttoscuola.com/invito_convegno_tuttoscuola.pdf

 

e inviatela al fax 06/6880.2728 o date conferma telefonica al n. 06/6830.7851: verrà predisposto l’accesso gratuito a Vostro nome. E’ ancora disponibile un limitato numero di posti.

 

Per altre informazioni: tuttoscuola@tuttoscuola.com