San Giuliano, la Cassazione conferma le condanne, ma chiede la revisione delle pene

La quarta sezione penale della Cassazione ha confermato la colpevolezza dei cinque imputati per il crollo della scuola elementare “Francesco Jovine” di San Giuliano di Puglia, nel quale il 31 ottobre 2002, in seguito a una scossa di terremoto, morirono 27 bambini e la maestra. Tuttavia, per quattro di loro, a la corte ha disposto che sia rideterminata l’entità della pena dalla Corte di Appello di Salerno.

In particolare il dispositivo della quarta sezione penale ha stabilito l’annullamento della sentenza emessa dalla Corte d’appello di Campobasso il 25 febbraio 2009, “limitatamente al trattamento sanzionatorio” nei confronti di Giuseppe La Serra (progettista della sopraelevazione crollata) e Mario Marinaro (tecnico del Comune), che avevano ricevuto una condanna a 6 anni e 10 mesi. L’annullamento riguarda anche la condanna a 5 anni per i costruttori Giovanni Martino e Carmine Abiuso. Per tutti e quattro il giudizio di rinvio sarà effettuato davanti alla Corte di appello di Salerno.

Confermata, invece, la condanna a 2 anni e 11 mesi per l’ex sindaco di San Giuliano di Puglia, Antonio Borrelli. Anche lui perse una bimba nel crollo. Tutte le pene, fino a 3 anni, sono coperte dall’indulto.

In primo grado gli imputati erano stati assolti il 13 luglio 2007 dal tribunale di Larino. La Cassazione ha anche definitivamente rigettato i ricorsi della Presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento della Protezione Civile, e del Ministero dell’Istruzione che chiedevano un risarcimento da parte degli imputati.