Ritorno a scuola, Ministero chiede fabbisogno di spazi alternativi. A un mese dal rientro si attende di conoscere la situazione esatta

Lo scorso 30 luglio con la nota urgente n. 1359 del 30 luglio 2020 il Ministero dell’Istruzione ha chiesto per oggi, 1° agosto entro le ore 14, la segnalazione da parte dei dirigenti scolastici del “fabbisogno di ulteriori spazi necessari alle istituzioni scolastiche per garantire la ripresa delle attività didattiche in presenza nel mese di settembre 2020”.

A un mese esatto dall’inizio del nuovo anno scolastico ancora non si dispone dunque della situazione esatta degli spazi alternativi necessari per accogliere le classi che non possono essere accolte nelle loro aule a causa di una capienza non conforme ai parametri fissati dal CTS. Ad oggi, quindi, il Ministero non ha ancora quantificato il fabbisogno di organico aggiuntivo necessario da assegnare alle scuole in caso di sdoppiamento delle classi inserite in aule incapienti.

Se il famoso cruscotto informativo, dichiarato già pronto oltre un mese fa, fosse stato attivato, da tempo si conoscerebbe il reale fabbisogno delle scuole.

Nell’ultimo incontro con i sindacati il capo dipartimento per l’istruzione, Max Bruschi, aveva parlato genericamente di risorse aggiuntive di docenti e Ata per circa un miliardo di euro, senza fornire dettagli precisi. Per questa ragione i sindacati hanno disertato l’ulteriore incontro con l’altro Capo Dipartimento, Giovanna Boda, chiedendo di conoscere i dati precisi. Da qui la nota urgente per conoscere dai dirigenti scolastici il reale, puntuale fabbisogno.