Ritorno a scuola, i sindacati: ‘Aprire confronto sugli organici’. L’incontro con la ministra Azzolina

Lo scorso 16 luglio c’è stato in videoconferenza l’incontro fra il Ministero dell’Istruzione, rappresentato dalla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, dal capo Gabinetto e dai capi dipartimento degli uffici del personale e delle risorse, e le organizzazioni sindacali. 

Nell’introduzione dei lavori, la Ministra Azzolina ha rivendicato l’importanza di alcuni provvedimenti che in questi mesi il suo ministero sta mettendo in campo, non ultimo un importante emendamento per derogare i parametri del DPR 81/2009 che, imponendo l’innalzamento dei parametri, ha provocato il fenomeno delle classi pollaio che in molti casi superano i 30 studenti.

L’obiettivo del Ministero è quello di garantire alle Istituzioni Scolastiche ed educative maggiori risorse per ulteriori investimenti: a questo proposito ha ricordato l’aumento delle risorse per il FUN dei Dirigenti Scolastici, a cui è riconosciuto l’enorme lavoro svolto in questi mesi insieme a tutto il personale scolastico, ma anche l’importanza strategica del recovery fund per investimenti su edilizia scolastica e diminuire il numero di alunni per classe. Il Ministero ha ricordato inoltre che si è mosso in questi mesi per innovarsi e presentarsi pronto alle nuove esigenze della scuola: in questa direzione vanno i decreti per l’istituzione della ‘call veloce’ e delle ‘GPS’.

La ministra ha ricordato l’importanza dei tavoli regionali per la riapertura dell’anno scolastico e soprattutto dei prossimi tavoli di lavoro che coinvolgeranno i sindacati su temi importanti come la sicurezza e gli organici.

Il segretario FLC CGIL, Francesco Sinopoli, è intervenuto per esprimere la sua solidarietà, personale e della FLC CGIL, alla Ministra e per condannare gli attacchi sessisti che la Ministra stessa ha subito in queste settimane. Entrando nel merito della discussione ha ricordato, in premessa, che ci troviamo di fronte ad una situazione difficilissima che potrebbe far esplodere una grave crisi fra settembre ed ottobre, quando il nostro Paese dovrà affrontare un disastro economico contro il quale non potrebbero essere sufficienti interventi che si stanno mettendo in campo in queste settimane. A questo si aggiunge il ripresentarsi di una crisi sociale fomentata da chi strumentalizza le difficoltà economiche trasformando il malcontento in rabbia contro lo Stato e le sue articolazioni, compresa la Scuola: è già iniziata una campagna che ha trasformato gli insegnanti da eroi a coloro che non vogliono tornare a scuola per colpa dei sindacati.

Per questo motivo Sinopoli ha chiesto alla Ministra di riconoscere il ruolo del sindacato ed evitare accuse poco credibili riportate nei comunicati stampa: l’azione del nostro sindacato è senza pregiudiziali, ma abbiamo il dovere di presentare le criticità che ci vengono segnalate tutti i giorni dai lavoratori e dalle lavoratrici per confrontarci col ministero e trovare una soluzione condivisa.

Il sindacato vuole che ci siano le condizioni di sicurezza per riaprire la scuola in presenza, ma per questo abbiamo bisogno di capire quante risorse saranno disponibili e come saranno distribuite. Considerato che banchi e presidi sanitari saranno forniti dal Commissario preposto (Arcuri) e dal Ministero della Salute, per la FLC CGIL è necessario mettere tutte le risorse finora stanziate ed altre da stanziare sugli organici: in regioni dove c’è maggiore emergenza a causa dell’epidemia sono necessari organici aggiuntivi che permettano un rientro in classe in sicurezza. La didattica a distanza deve rimanere un’opzione residuale.

È necessaria, secondo FLC CGIL, una regia nazionale che individui i criteri per la distribuzione delle risorse e degli organici in modo da garantire condizioni omogenee per tutti gli studenti e per tutti i lavoratori della scuola, partendo dalle aree che sono state maggiormente colpite dalla crisi epidemiologica. Anche perché bisogna allontanare il rischio di un ritorno di idee di autonomia differenziata e fornire alla scuola, in tutti i territori, le risorse necessarie per ripartire in presenza e in sicurezza. L’organico docenti ed ATA va potenziato in maniera considerevole. Le misure previste nel DL “rilancio” relativi all’istituzione di un organico di emergenza non è sufficiente. Ad esempio è inaccettabile che ci siano le assunzioni dei supplenti temporanei i cui contratti di lavoro potrebbero essere interrotti in qualsiasi momento. Bene che detto provvedimento abbia previsto il superamento del numero massimo di alunni per classe previsto dal Regolamento Gelmini, ma ciò non basta se non dice chiaramente a quanto ammonta l’organico aggiuntivo e con quali parametri si distribuisce. Inoltre, ci sono alcune norme che sono motivo di sofferenza per le scuole e che debbono essere superate come quelle che impediscono la sostituzione del personale docente ed ATA sin dal primo giorno di assenza. In conclusione, Francesco Sinopoli ha chiesto alla Ministra un ripensamento sul reclutamento: a settembre ci saranno oltre 212 mila posti fra docenti, educatori ed ATA da coprire, e fra questi ci sono circa 3.500 posti di DSGA. Gli attuali canali di immissioni in ruolo non sono sufficienti, l’aggiornamento delle graduatorie rischia di essere in ritardo.

Per questo sono necessari dei provvedimenti straordinari, in particolare per il personale scolastico precario, docente, educatore ed ATA, con 3 annualità di servizio. Su dette procedure straordinarie necessarie più che mai chiediamo un ripensamento complessivo. La scuola ha bisogno di un provvedimento legislativo ad hoc che sappia parlare di scuola e alla scuola.

Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno chiesto un provvedimento legislativo urgente per garantire la massima sicurezza nella ripresa delle attività didattiche in presenza a settembre e l’apertura di un confronto sugli organici che, come più volte sottolineato anche dagli Enti Locali, rappresentano un perno fondamentale per far ripartire la scuola nel pieno rispetto delle misure di prevenzione.

I segretari generali delle cinque sigle sindacali, inoltre, hanno posto la necessità di un ripensamento da parte dell’Amministrazione circa le procedure straordinarie per l’immissione in ruolo di docenti, Dsga e Ata.

La Ministra Azzolina, al termine di tutti gli interventi, ha ribadito l’importanza del lavoro del personale scolastico ed ha aperto sul Protocollo per la Sicurezza dando una chiara disponibilità ad aprire subito il confronto con il sindacato. Mentre sul tavolo degli organici ha preso tempo subordinando tale confronto agli esiti dei monitoraggi che sono in corso presso i singoli uffici scolastici regionali. Nessuna parola è stata spesa per le procedure straordinarie per la copertura delle migliaia di posti liberi di docenti, Dsga e personale Ata.  La discussione è stata infine rinviata a ulteriori incontri che avranno luogo nei prossimi giorni.