Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Ora di religione o ora del nulla?

A che serve avere docenti di religione cattolica di ruolo, se sempre più spesso, come è risultato da inchieste recenti, l’ora di religione cattolica è disertata dagli allievi delle scuole superiori? Perché questi allievi, ormai tra il 50 e il 60% nelle grandi città, preferiscono l’”ora del nulla”? La domanda se la pone non un laico impenitente, ma un’autorevole personalità religiosa, don Leonardo Zega, già direttore di “Famiglia Cristiana”, in un articolo comparso su “La Stampa”.
E volge l’attenzione verso i 20.000 docenti di RC (per l’80% laici), e sul loro grado di preparazione e motivazione.
La vera sfida, per gli insegnanti di religione, è la conquista del rispetto e dell’attenzione degli allievi: una sfida in qualche misura non dissimile da quella degli altri docenti. Ma chi dovrebbe occuparsi della loro formazione professionale e di incentivarli sistematicamente? Non lo Stato, non competente in materia religiosa. Don Zega suggerisce che se ne occupino le autorità ecclesiastiche, che potrebbero destinare “una porzione, anche cospicua, dell’8 per mille” alla preparazione di questi docenti, in modo da farne la trincea avanzata di un impegno contro la “secolarizzazione rampante e conseguente scristianizzazione della società”.
E’ stato il cardinal Tettamanzi a dire che in Italia il problema non è tanto di convertire gli infedeli, quanto di “evangelizzare i battezzati”. Si chiede don Zega: “e se si cominciasse dalla scuola?”

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